Robin Tax addio: la Consulta la dichiara incostituzionale

La pronuncia è arrivata con sentenza del 9 febbraio, depositata oggi. Quanto stabilito dalla Corte Costituzionale avrà effetti soltanto per il futuro: non ci saranno dunque rimborsi alle imprese.

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La Consulta cassa la Robin tax: è incostituzionale. La pronuncia è arrivata con sentenza del 9 febbraio, depositata oggi (in allegato in basso). Quanto stabilito dalla Corte Costituzionale avrà effetti soltanto per il futuro: non ci saranno dunque rimborsi alle imprese.

Nello specifico la Consulta ha stabilito che l’illegittimità costituzionale dell’articolo 81, commi 16, 17 e 18 del DL 112/2008 convertito con legge 133/2008, e successive modificazioni, scatterà a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza in Gazzetta Ufficiale.

L’addizionale Ires nota come Robin Tax grava sul settore energetico dal 2008 – anno di istituzione della tassa con il DL 112/2008. Nel 2013 con il decreto del Fare è stata estesa agli impianti a rinnovabili con ricavi oltre i 3 milioni di euro e un reddito imponibile oltre i 300 mila euro.

La questione di legittimità sulla Robin tax era stata sollevata dalla Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia, a seguito del ricorso proposto da una rete di punti vendita di carburanti, Scat Punti vendita, contro l’Agenzia delle Entrate di Reggio Emilia.

A chiedere che l’effetto dell’eventuale bocciatura valesse soltanto per il futuro era stata l’Avvocatura dello Stato nel corso dell’udienza del 13 gennaio per evitare un impatto retroattivo sul gettito fiscale “stimabile in una cifra di circa 1 miliardo l’anno a partire dal 2008”.

Nel 2014 l’addizionale Ires sulle società energetiche aveva fruttato circa un miliardo di euro alle casse dello Stato, a quanto riporta l’ultima relazione al Parlamento dell’Autorità per l’Energia (sui dati di bilancio 2013). Per quest’anno l’introito sarebbe comunque stato inferiore, sia per gli effetti della crisi che per il ritorno dell’aliquota dal 10,5% al 6,5%.

Tra i primi commenti dal mondo delle rinnovabili quello di ANEV che “accoglie con grande favore l’esito della sentenza, seppur con qualche perplessità rispetto al fatto che la pronuncia avrà effetti soltanto sulle entrate erariali future”.

La sentenza (pdf)

 

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