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Nel 2014 le rinnovabili al 37,5% della domanda e al 43,3% della produzione elettrica nazionale

Gli ultimi dati di Terna forniscono una prima fotografia del settore elettrico in Italia nel 2014. La domanda diminuisce del 3%, mai così bassa in 14 anni; crolla il termoelettrico; crescono idroelettrico e fotovoltaico. Insieme le fonti rinnovabili coprono circa il 37,5% della domanda annuale. Il FV da solo contribuisce al 7,5% della domanda elettrica: 36 volte di più in soli 6 anni.

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Secondo i dati mensili provvisori di Terna (qui report in pdf) nel 2014 la domanda elettrica si è attestata sui 309 TWh, il 3% in meno del 2013 (-2,9% per il fatto che ci sono stati 2 giorni lavorativi in meno). Per trovare un dato più basso della richiesta di elettricità in Italia (Produzioni + Saldo Estero – Consumi) bisogna arrivare al 2001 (305 TWh), come si vede da grafico.

La produzione netta nazionale di elettricità è anch’essa in netto ribasso: 267,5 TWh (-4% rispetto al 2013), con un calo molto forte, -9,7%, del termoelettrico che passa a 165,7 TWh, di cui almeno 14 fanno riferimento alla produzione da biomasse (cioè la generazione elettrica da impianti a biogas, a bioliquidi e a biomasse solide e a rifiuti industriali e urbani parte biodegradabile).

Pertanto, considerata questa stima per le biomasse (14 TWh, inclusi nella voce termoelettrico) e grazie anche alla buona produzione da idroelettrico (58 TWh), il contributo delle fonti rinnovabili arriva nel 2014 al record di quasi 116 TWh (+6,7% rispetto al 2013). Questa generazione ‘pulita’ rappresenta così il 43,3% della produzione nazionale e il 37,5% della domanda.

Nonostante la bassa performance del fotovoltaico a dicembre, nel corso dell’anno il solare produce 23,3 TWh di energia elettrica (+9,8% sul 2013). Una quantità di energia che è pari all’8,7% di tutta la produzione netta nazionale e al 7,5% della domanda. Per capire quanta strada si è percorsa in soli sei anni, ricordiamo che nel 2009 il fotovoltaico contribuiva appena allo 0,21% della domanda elettrica, quasi 36 volte in meno rispetto ad oggi.

L’eolico con i suoi quasi 15 TWh prodotti nel corso del 2014 cresce invece solo dell’1% rispetto al precedente anno. La domanda è stata soddisfatta per l’85,9% con produzione nazionale. Il saldo estero nell’anno risulta positivo (+3,7%). L’interscambio con l’estero ha garantito, a saldo, un apporto di energia elettrica pari a 43,7 TWh. Per avere un quadro della domanda e della produzione di energia elettrica nel 2013 e 2014 clicca sul grafico qui sotto (dati Terna).

Tornando ai consumi elettrici vediamo dal grafico di Terna come il calo a livello territoriale sia stato significativo soprattutto in Lombardia e nell’Italia Nord occidentale. Un chiaro indice del crollo della produzione industriale del paese.

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