Da gennaio deciso calo per la bolletta elettrica: -3%

  • 29 Dicembre 2014

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Il prezzo di riferimento per il cliente tipo sarà di 18,72 centesimi di euro/kWh. La riduzione sostanzialmente dovuta al calo dei costi per l’acquisto della “materia energia” e per il dispacciamento. Cala, dello 0,3%, anche il prezzo del gas: giù la materia prima per quotazioni all’ingrosso attese in lieve ribasso nel prossimo trimestre.

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Dal 1° gennaio in riduzione del 3% la bolletta dell’elettricità e dello 0,3% quella del gas della famiglia-tipo. Lo ha deciso l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico nell’aggiornare le condizioni di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il primo trimestre 2015.

Per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo (consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW) nell’anno scorrevole (aprile 2014-marzo 2015) sarà di 513 euro, con un calo dello 0,6% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (aprile 2013-marzo 2014). Per il gas la spesa della famiglia tipo ( consumi per 1.400 metri cubi annui) per lo stesso periodo sarà di 1.143 euro, con una riduzione del -6% circa, corrispondente ad un significativo risparmio di 72 euro.

La riduzione per l’energia elettrica nel prossimo trimestre è sostanzialmente dovuta al calo dei costi per l’acquisto della “materia energia” e per il mantenimento in equilibrio del sistema (dispacciamento), compensato in parte dall’aumento delle tariffe a copertura dei costi fissi di rete – da distribuire su una minore quantità di energia a causa del calo dei consumi – e da un leggero adeguamento degli oneri di sistema.

Per il gas la lieve riduzione, comunque particolarmente significativa nel pieno dei consumi invernali, riflette le recenti aspettative sui prezzi all’ingrosso in Italia e in Europa per il prossimo trimestre attesi in linea con quelli dell’ultimo trimestre 2014, nonostante quotazioni tendenzialmente più elevate perché relative a consegne invernali. Ai prezzi di mercato, dopo la riforma dell’Autorità, sono infatti legate anche le condizioni della tutela gas, riforma che trasmette a pieno ai consumatori finali l’andamento dei prezzi all’ingrosso. La principale innovazione della ‘riforma gas’, avviata nel 2011 e approvata nel 2012, ricordiamo, è il disaccoppiamento dei prezzi del gas da quelli del petrolio, utilizzando per il calcolo della materia prima le quotazioni spot nei mercati all’ingrosso nel trimestre dell’aggiornamento e non più i contratti di fornitura di lungo periodo indicizzati ai prodotti petroliferi. La riforma ha introdotto anche meccanismi di gradualità, un’ “assicurazione” dal rischio di rialzo dei prezzi e meccanismi per promuovere la rinegoziazione dei contratti pluriennali.

Energia elettrica – La decisa riduzione per l’energia elettrica è stata positivamente influenzata dal calo dei prezzi di acquisto della “materia energia” per tutti i clienti della maggior tutela (-13% circa rispetto ai prezzi di acquisto del IV trimestre 2014), anche grazie alla sostituzione dei contratti a termine (relativi all’anno 2014) nel mix di approvvigionamento con nuovi contratti per il 2015 allineati alle più favorevoli condizioni del mercato spot (si veda quanto QualEnergia.it denunciava a luglio, ndr) . In riduzione pure i costi di dispacciamento complessivi (-11,3% rispetto a quelli del IV trimestre 2014) che hanno beneficiato anche dei primi risultati dei provvedimenti dell’Autorità per la migliore integrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico. Elementi che sulla bolletta del cliente tipo si sono tradotti in una riduzione del 5,1% della componente per l’approvvigionamento e commercializzazione dell’energia. Riduzione in parte controbilanciata dall’aumento dell’1,1% delle tariffe di trasmissione, distribuzione e misura (anche per effetto del calo significativo dei consumi – legato alla contrazione della domanda, agli autoconsumi e alle politiche di efficienza energetica – su cui sono ridistribuiti i costi fissi di rete) e dal +1% per gli oneri di sistema (in particolare per il riequilibrio della componente A3), arrivando comunque al -3,0% finale di riduzione della bolletta per il cliente tipo.

Gas naturale – La riduzione per il gas – pur in presenza di prezzi tendenzialmente più elevati perché relativi a consegne invernali – è dovuta principalmente al calo della componente per l’approvvigionamento della materia prima (-0,3% circa sulla bolletta della famiglia tipo), che riflette le attese di mercato di una lieve riduzione delle quotazioni all’ingrosso in Italia e in Europa nel prossimo trimestre, anche come conseguenza delle temperature autunnali relativamente miti che
hanno ridimensionato i timori di scarsità di gas per le tensioni geopolitiche. A questa variazione si somma una leggera riduzione della componente di distribuzione (in particolare per la riduzione delle quote fisse), controbilanciata in parte da un lieve aumento della componente di trasporto, per arrivare al -0,3% finale sulla bolletta del cliente tipo.

Il comunicato Aeegsi con i dettagli (pdf)

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