Eolico, perché dia il meglio serve un’Europa unita anche sull’energia

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Per permettere all'eolico di esprimere a pieno il suo potenziale servono norme certe e stabili e si devono abbattere le barriere che frenano il libero flusso dell'elettricità tra Stati membri. EWEA, l'associazione europea dell'eolico, in un position paper suggerisce ai decisori politici 5 priorità per i prossimi anni.

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Per permettere all’eolico di esprimere a pieno il suo potenziale serve un’Europa unita anche dal punto di vista energetico: si devono abbattere le barriere che frenano il libero flusso dell’elettricità e aumentare drasticamente le interconnessioni. È questo il messaggio principale di un position paper pubblicato dall’associazione dell’industria eolica europea, l’EWEA (allegato in basso).

L’associazione suggerisce ai decisori politici e ai Governi dei 28 paesi membri cinque priorità per i prossimi anni: garantire una legislazione stabile, assicurare la sicurezza energetica, completare il mercato interno dell’energia, sostenere lo sviluppo tecnologico e commerciale, combattere i cambiamenti climatici.

In particolare, EWEA individua tra le azioni prioritarie per arrivare all’unione energetica del Vecchio Continente un obiettivo di interconnessione del 20% entro il 2030, la realizzazione al 2020 di 500 MW eolici offshore in Polonia, in parte finanziati dal Fondo strategico europeo per gli investimenti (Efsi) e l’allocazione di proventi del sistema ETS allo sviluppo di tecnologie innovative.

“L’elettricità è l’ultimo bene in Europa che non è liberalmente commercializzato: possiamo comprare arance dalla Spagna, renne dalla Svezia, ma l’elettricità non è in vendita e questo sta danneggiando l’Europa nel suo percorso verso la sicurezza energetica e l’interconnettività dei sistemi elettrici”, denuncia l’amministratore delegato di EWEA, Thomas Becker, secondo il quale “l’Europa ha bisogno di un ‘internet dell’energia’ che vada molto oltre la mera costruzione di tralicci e interconnessioni elettriche”.

Il position paper di EWEA, dal titolo “5 priorities for a European Energy Union”, è stato accolto con favore da assoRinnovabili. La creazione del mercato unico europeo dell’energia – rimarca l’associazione italiana in una nota – è la via maestra per diffondere i benefici delle energie rinnovabili in tutti i Paesi membri. “Grazie al forte incremento delle rinnovabili e al completamento di alcune importanti interconnessioni, il prezzo dell’elettricità nel nostro Paese, con l’entrata in servizio del cavo Sapei che collega la Sardegna al continente, ha visto il prezzo zonale, da sempre più elevato, finalmente allineato a quello nazionale”, afferma il presidente Agostino Re Rebaudengo. AssoRinnovabili auspica quindi che “ci sia la volontà politica di perseguire tali obiettivi da parte della Commissione Juncker che dovrà invitare gli Stati membri a ‘superare le differenze e ad aprire i sistemi energetici’ per il bene del progetto europeo”.

Il position paper EWEA “5 priorities for a European Energy Union” (pdf)

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