Costi del fotovoltaico: il silicio peserà sempre meno

Torna ad aumentare la capacità produttiva dell'industria del silicio, con un possibile rischio di sovrapproduzione nel 2016. E' la previsione di GTM Research. Il peso del silicio sul costo totale dei moduli fotovoltaici entro il 2010 scenderà al 18-25%. Sono lontani i tempi in cui il materiale costituiva oltre metà dei costi di produzione.

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L’industria del silicio per fotovoltaico è tornata a crescere, tra un anno si potrebbe tornare in una situazione di oversupply e in ogni caso la materia prima peserà sempre meno sul prezzo dei moduli. È quanto emerge dall’ultima analisi di GTM Research. Dopo la frenata seguita alla crisi da sovrapproduzione vissuta tra il 2011 e il 2013, grazie alla fiducia nella crescita della domanda di fotovoltaico, sta tornando ad aumentare la produzione, con impianti che riaprono e nuovi entranti.

Tra il 2015 e il 2016 – si stima – entrerà in funzione nel mondo nuova capacità produttiva per un totale di 130.000 tonnellate l’anno, quanto basta per realizzare circa 25 GW di moduli fotovoltaici. La capacità totale raggiungerà nel 2016 un totale 437.000 tonnellate, abbastanza per produrre 85 GW di fotovoltaico. Di queste, circa 150mila tonnellate verranno da impianti con costi di produzione inferiori ai 15 dollari al chilogrammo, tra i quali GTM cita quelli di REC Silicon, GCL-Poly, Daqo New Energy e TBEA Xinjiang.

Per evitare che si ripeta la crisi da sovrapproduzione vissuta nel 2011-2013, l’industria al 2016 dovrebbe poter contare su una domanda mondiale di fotovoltaico di almeno 60 GW. Per dare un’idea, nel 2014 si dovrebbero installare, a seconda delle stime, dai 45 ai 50 GW, mentre l’ultima previsione di IHS per il 2015 parla di 53 GW.

Secondo GTM i prezzi del silicio rimarranno stabili sui 18-24 dollari per kg nel 2015. Per l’anno prossimo si prevede una domanda di 328.000 ton, che raggiungerà le 347.000-416.000 ton nel 2018. Per fare un confronto, nel 2013, con 37,8 GW di nuova potenza fotovoltaica installata, non si è andati oltre le 243.000 tonnellate.

Con questi prezzi, ma anche grazie all’evoluzione delle tecnologie, il silicio peserà sempre meno sul costo dei moduli, consentendo ulteriori riduzioni: nel 2018 il materiale conterà tra 0,07 e 0,08 dollari per W sul totale del modulo, rispetto agli 0,10-0,12 $/W del 2014. Tra 4 anni, cioè, il silicio – che nei periodi in cui era più caro come prima del 2009 costituiva oltre il 50% del costo di un modulo – rappresenterà il 18-25% del costo dei prodotti, anche perché il tasso di utilizzo medio del minerale scenderà dai 5,3 grammi per W del 2014 a 4,7 g/W nel 2018, con le aziende migliori che riusciranno a raggiungere i 4,1 g/W.

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