Gli Innovative Financing in mano alla Pubblica Amministrazione

Un quadro sintetico del sistema di governance dell’energia in Italia che in questo articolo di Kristian Fabbri dell'Università di Bologna, si concentra sul ruolo delle Amministrazioni Locali. Esse avrebbero a disposizione strumenti che spesso non conoscono perché nella struttura dell’amministrazione locale la ‘Funzione Energia’ resta frammentata in più Assessorati.

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L’Unione Europea si è data come obiettivo di lungo periodo l’Horizon 20-20-20 e la Energy Stategy for Europe, ora in fase di aggiornamento degli obiettivi al 2030. Le politiche energetiche della strategia 20-20-20 dell’Unione Europea – Europe 2020, includono anche strumenti come il Patto dei Sindaci, PAES, EUMajors, e le SmartCity, che riguardano i Comuni.

In merito al settore energetico svolgono un ruolo determinate i Comuni, anche in quanto detentori della rete di distribuzione del gas (DM 11 novembre 2011 n. 266 sui “Regolamento per i criteri di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale”), e di buona parte del patrimonio edilizio pubblico. Patrimonio edilizio che può svolgere il ruolo di volano dell’efficienza energetica come riportato nel documento “Guidance on Energy Efficiency in Public Buildings” – EPEC (pdf), dove sono illustrati intervento finanziabili dalle ESCO e le tipologie di Energy Performance Contract (EPC) (vedi qui e qui).

Le azioni di politica energetica della Pubblica Amministrazione sono, per la maggior parte, rivolte verso la cittadinanza, mentre le azioni per il miglioramento della prestazione energetica degli edifici pubblici sono una ‘questione di opportunità’ in base alla ricaduta in termini di riduzione dei costi e visibilità pubblica. A questa ‘questione di opportunità’ si sovrappone una problematica data dalla frammentazione dei decisori (stakeholders) sugli edifici pubblici, non tutti gli edifici pubblici hanno lo stesso soggetto in qualità di proprietario, gestore e utente. Le difficoltà nell’uso degli strumenti innovativi dipendono:

  1. dalle minori risorse economiche della Pubblica Amministrazione date dalla crisi economica;
  2. dalle resistenze strutturali dati dall’inerzia burocratica nella gestione energetica e nei processi decisionali, nonché la persistenza di Contratti di gestione in essere della durata pluriennale;
  3. dai vincoli agli investimenti dati dal Patto di Stabilità.

Gli Innovative Financing in mano alla Pubblica Amministrazione, si possono suddividere in:

a) Sistemi di sostegno economico diretto, quali risorse economiche messe direttamente a disposizione della Pubblica Amministrazione Locale per realizzare degli interventi su specifici progetti. Rientrano in tale sistema di finanziamento tutti i trasferimenti di risorse economiche dallo Stato alle Regioni e/o dalle Regioni alle Amministrazioni Comunali su specifici capitoli della spesa pubblica.

b) Sistemi di sostegno economico indiretto, ovvero tutte quelle forme di incentivo ai quali può accedere l’Amministrazione Pubblica, come il regime di sostegno denominato “Conto termico” (DM 28 dicembre 2012), o il Dlgs 102/2014 (recepimento Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica), oppure i Certificati Bianchi (TEE) dato che le schede dei TEE includono interventi che interessano la Pubblica Amministrazione: isolamento, reti di teleriscaldamento (District Heating) e CHP (Combinating Heating and Power), illuminazione pubblica e la sostituzione di trasporti pubblici con trasporti alimentati a gas naturale.

c) Altri sistemi di sostegno economico, quali il credito a tassi agevolati mediante Fondi Rotatitivi specifici e i Fondi di Garanzia volti a favorire l’accesso al credito da parte delle imprese per specifici interventi.

d) Supporto e assistenza tecnica a progetti, diagnosi e certificazione e alla realizzazione degli interventi mediante ESCo; la Pubblica Amministrazione ha la necessità di recuperare risorse, economiche e in alcuni casi “di personale”, per la progettazione degli interventi senza che vi sia in previsione il finanziamento degli stessi. Gli Innovative Financing riguardano anche l’assistenza tecnica per le attività che l’amministrazione Pubblica non riesce a realizzare autonomamente come la Diagnosi Energetica degli edifici, la costruzione della baseline dei consumi degli edifici pubblici è operazione difficoltosa, la Certificazione Energetica degli Edifici. La Certificazione energetica non è un sistema Innovative Financing, ma consente all’Edificio Pubblico di svolgere un ruolo “simbolico” verso la collettività.

Inoltre la Pubblica Amministrazione può coinvolgere le ESCO per la realizzazione degli interventi, con il vantaggio, di non aver bisogno che l’intero importo economico per realizzare l’intervento sia subito a disposizione, ma può essere dilazionato nel tempo e in parte pagato, con rate annuali, dai risparmi conseguibili grazie all’intervento.

e) Strumenti amministrativi, gestionali e contrattuali che favoriscono l’efficienza energetica; tra le principali difficoltà delle Pubblica Amministrazione vi è la frammentazione dei processi decisionali, quindi si possono intendere come Innovative Financing tutte quelle soluzioni che agiscono sulla semplificazione degli Strumenti Amministrativi che comportano le decisioni in materia di energia, come i Contratti che regolano i rapporti della Pubblica Amministrazione con: i gestori degli impianti termici, i gestori degli edifici, e i venditori di energia.

I Contratti a Garanzia di risultato, o Energy Performance Contract (EPC), che consentono alla Pubblica Amministrazione di definire i costi energetici finali e legare la remunerazione al conseguimento degli interventi di efficienza energetica. I Contratti di Disponibilità, una modalità prevista dal Codice dei Contratti Pubblici, nel quale si possono inserire livelli di prestazionali legati ad indicatori energetici; e la Concessione dei Servizi, come per esempio il servizio di illuminazione pubblica, dove si può prevedere che il servizio o il pagamento sia concesso solo a seguito del raggiungimento di determinati livelli prestazionali energetici.

f) Strumenti di sostegno delle Politiche Energetiche-Ambientale locali; le Politiche Energetiche Locali possono essere veicolo sia di informazione sia di modalità di finanziamento, quanto meno come obiettivo e programmazione anche per interventi sugli edifici pubblici. Rientrano in questo ambito: (i) il Patto dei Sindaci e i SEAP (Sustainable Energy Action Plan) strumento con il quale l’amministrazione pubblica si impegna a dotarsi di una strategia che può includere anche gli edifici pubblici; (ii) le Certificazioni di Processo che interessano singoli edifici, territorio o collettività: EMAS; ISO 50001, Organisation Environmental Footprint; (iii) indicatori di sostenibilità o vulnerabilità energetica o ambientale.

Conclusioni

La Pubblica Amministrazione ha dunque a disposizione strumenti che, il più delle volte, non conosce perché nella struttura dell’amministrazione locale la Funzione Energia (definizione introdotta da Alessandro Rossi di ANCI Emilia-Romagna) è distribuita in diversi Assessorati: bilancio, ambiente, edilizia. La pubblica amministrazione deve individuare nella ‘Funzione Energiaun ruolo a sé, specifico che ha sia nozioni tecniche, comunicative, politiche nonché di strumenti amministrativi (cit. A. Rossi).

Prendendo a prestito il seguente brano del libro “La stanza intelligente” di Weinberger: “Quando la conoscenza entra a far parte di una rete, la persona più intelligente della stanza non è la persona che tiene la lezione davanti a noi, né è la saggezza collettiva delle persone presenti. La persona più intelligente nella stanza è la stanza stessa: la rete che unisce persone e idee presenti e le collega con quelle all’esterno”, si può affermare che il settore energetico è intelligente se costruisce una ‘stanza’, un sistema di informazione che consenta di aver presente il quadro nel quale si opera.

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