Riqualificare l’edilizia con occupanti a basso reddito

La ricercatrice dell'Enea, Anna Moreno, è stata premiata dal Centro nazionale per la promozione delle fonti rinnovabili di Legambiente per i risultati ottenuti nel progetto europeo, ELIH-Med (Energy efficiency in low income housing in the Mediterranean) che ha l'obiettivo di riqualificare abitazioni con inquilini o proprietari a basso reddito.

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Riqualificare vecchie abitazioni dove gli inquilini o i proprietari sono a basso reddito è importante dal punto di vista sociale, ma di difficile realizzazione visto che si tratta di cittadini non in grado di contribuire economicamente per questi interventi. Un progetto europeo, ELIH-Med (Energy efficiency in low income housing in the Mediterranean) è stato dedicato a questo aspetto. Ne avevamo parlato su Qualenergia.it a giugno, oltre che per illustrarne i vantaggi, anche in occasione della petizione lanciata da Enea, capofila del progetto, per sostenere la capitalizzazione di un progetto su scala continentale che sfrutti  a tale scopo i fondi europei non spesi.

Per questo progetto europeo, la ricercatrice dell’Enea Anna Moreno è stata premiata dal Centro nazionale per la promozione delle fonti energetiche rinnovabili di Legambiente per i risultati ottenuti, con la seguente motivazione: “Un importante cambio di prospettiva nelle politiche di efficienza energetica, in quanto pone al centro dell’attenzione strategie dal basso e individua strumenti operativi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici con occupanti a basso reddito”.

ELIH-Med ha realizzato una sperimentazione su larga scala per la riqualificazione energetica di circa 1000 vecchie abitazioni occupate da famiglie a basso reddito in sei paesi del Mediterraneo (Italia, Spagna, Francia, Grecia, Cipro e Malta), nei quali questo tipo di edifici rappresenta il 40% del parco edilizio complessivo, mostrando che si possono raggiungere ottimi risultati anche su edifici di scarso valore.

In Italia l’esperienza pilota ha coinvolto case rurali in Sardegna e condomini di case popolari a Genova e Frattamaggiore (NA): circa 100 abitazioni complessive sono state riqualificate dal punto di vista energetico, ad esempio portando la classe energetica da G a E con spese anche intorno ai 15mila euro per intervento per un’abitazione familiare.

Anna Moreno ha evidenziato che: “il successo di ELIH-Med dimostra come la riqualificazione di edifici possa anche concorrere a promuovere una nuova visione economica e sociale dell’edilizia residenziale. Oltre ad essere uno strumento per raggiungere l’obiettivo comunitario del taglio del 20% dei consumi entro il 2020, questo progetto di riqualificazione energetica ha un importante risvolto sociale, in quanto coinvolge da un lato case con un elevato potenziale di risparmio, in quanto costruite con materiali ‘poveri’ dal punto di vista dell’isolamento termico, e dall’altro famiglie a basso reddito non facilmente raggiungibili dalle tradizionali politiche in materia di efficienza energetica”.

Si stima che oggi in Europa alcune decine di milioni di cittadini vivano in regime di energy poverty, cioè non in grado di pagare i propri consumi di energia: per questi cittadini, dunque, lo sforzo da fare è quello di fornire alloggi ad energia a bassissimo consumo. Inoltre, i soldi risparmiati per i consumi elettrici potranno tornare sul mercato per l’acquisto di beni materiali e, quindi, moltiplicati per milioni di famiglie, diventare un possibile volano di ripresa economica. In questo senso è stato realizzato un policy paper (pdf) che promuove l’opportunità di avviare specifiche azioni che, partendo dai risultati di ELIH-Med e di altri progetti simili, possa destinare risorse a un crescente miglioramento energetico di queste abitazioni.

Come trovare dunqeu i fondi per questi progetti? Secondo la coordinatrice del progetto si potrebbero spendere fondi europei non utilizzati della programmazione 2007-2013, ma anche del periodo 2014-2020. La politica dovrebbe essere più sensibile per fare da collettore per questi finanziamenti indirizzati a tali scopi. Si tratta almeno di alcune centinaia di milioni di euro che potrebbe coinvolgere migliaia di interventi.

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