Crocetta blocca l’eolico siciliano e intanto sposa le fossili

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Il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha dichiarato che l'eolico si farà solo dove c'è già. Di fatto un blocco del settore in Sicilia. Lo stesso Crocetta che aveva firmato un protocollo di intesa tra la Regione e Assomineraria, Eni, Edison e Irminio per lo sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio nel Canale di Sicilia.

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Il clima per le rinnovabili in Italia in questi mesi non è proprio dei migliori. Pensavamo di averle viste e sentite tutte durante i precedenti governi Berlusconi, ma, da Monti (Passera) in avanti, la politica ha dato il meglio di sé per ratificare gli interessi delle grandi lobby dei fossili e della produzione elettrica centralizzata. 

Ad esempio il premier Matteo Renzi, che ha indossato un bel vestito green nelle sue uscite pre-scalata del Pd (e del governo), ha dimostrato di non reggere all’urto dei gruppi di interesse di petrolio e gas, seguendo, ventre a terra, i loro diktat. Ha lasciato fare il lavoro sporco al ministero dello Sviluppo economico concesso benevolmente a Confindustria (lì comandano i grandi e non certo le PMI), con il dicastero alla Guidi, per avere, come contro partita, l’appoggio alla scalata di cui sopra.

La politica nostrana sta provando (provando, ribadiamo) ad affossare le rinnovabili. Ovviamente se parlate con i funzionari del MiSE, minimizzano la portata negativa degli spalma-incentivi, degli attacchi all’autoconsumo e delle altre norme penalizzanti dell’ultimo anno (e tra le pieghe del decreto approvato ne scopriremo delle altre sorprese, garantiamo). Ma gli ordini sono chiari. Sta passando una strategia energetica anti-storica.

A completamento di questo deprimente quadro arrivano le recenti dichiarazioni del governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta che per l’eolico sta pensando ad una ‘norma urbanistica’ che introduca una serie di vincoli paesaggistici. Quali? Lo dice chiaramente lui: “in pratica si potrà consentire l’eolico solo dove già c’è”. Alla faccia della norma urbanistica ponderata e della programmazione! La proposta di legge, discussa in giunta, è stata inviata all’ufficio legislativo per il parere, poi passerà all’Assemblea Regionale. Di fatto un blocco ad un ulteriore sviluppo dell’eolico in Sicilia.

Lo stesso Crocetta solo poco tempo fa aveva firmato un protocollo di intesa tra la Regione e Assomineraria, Eni, Edison e Irminio per lo sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio nel Canale di Sicilia. Ma va ricordato che quando era solo un candidato alla Regione aveva firmato un appello di Greenpeace contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia. Che repentino dietro front!

Si può ancora contare su questa classe politica per un cambiamento del sistema energetico del paese?

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