Fotovoltaico, presunta truffa al GSE per 37 milioni di euro

Avrebbero usato moduli fotovoltaici cinesi facendoli passare come Made in Europe e comunicato al GSE date false sul completamento degli impianti, percependo indebitamente incentivi per 37 milioni di euro. Per questo sono finite in manetta tre persone tra cui il titolare di Avelar Energy.

ADV
image_pdfimage_print

Avrebbero usato moduli fotovoltaici cinesi facendoli passare come Made in Europe e comunicato al GSE date false sul completamento degli impianti, percependo indebitamente incentivi 37 milioni di euro.  Per questo, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano, la Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha arrestato tre persone e ne ha indagate altre cinque.

In carcere – informano con una nota le Fiamme Gialle – è finito Igor Akhmerov, titolare della Avelar Energy Ltd, riconducibile al gruppo russo Renova del magnate Viktor Vekselberg, e altre due persone sono state poste ai domiciliari: Marco Giorgi e Gianpiero Coppola, amministratori del gruppo Kerself poi Aion Renewables.

L’indagine nasce in seguito a un controllo fiscale nei confronti della Kerself SpA, società reggiana capofila di un gruppo leader nel settore del fotovoltaico, già quotato in Borsa nel mercato telematico e nel 2008, rilevata dal gruppo svizzero Avelar Energy Ltd riconducibile al colosso russo Renova del magnate Viktor Vekselberg.

In base agli accertamenti Avelar Energy ltd, presieduta da Igor Akhmerov, 49 anni, residente a Zurigo, controlla direttamente e indirettamente 16 società italiane proprietarie di numerosi impianti fotovoltaici, dislocati principalmente in  Puglia (Altamura, Ostuni, Margherita di Savoia, Cerignola ed altri) e in Basilicata (Matera, Metaponto), che hanno indebitamente beneficiato tra la fine del 2010 e l’aprile del 2013 di ingenti contributi in conto energia.

Secondo la ricostruzione della Procura tali società partecipate dalla svizzera Avelar, sarebbero state utilizzate per realizzare impianti fotovoltaici, questa è l’ipotesi, violando le norme vigenti: avrebbero usato moduli FV di origine cinese facendoli passare, attraverso falsa documentazione, come originari della UE e in particolare come provenienti dalla Polonia (dalla società Revolution 6) e comunicato al Gse date false riguardo all’avvenuto completamento di alcuni impianti.

ADV
×