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Capacity payment, ecco il decreto: si parte

  • 1 Luglio 2014

Dopo il parere positivo dell'Autorità per l'Energia, arrivato ieri, ecco anche il decreto MiSE, firmato dal viceministro Claudio De Vincenti che approva lo schema di disciplina predisposto da Terna. Il capacity payment previsto dalla Legge di Stabilità 2014 può partire.

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Dopo il parere positivo dell’Autorità, arrivato ieri, ecco anche il decreto MiSE, firmato ieri dal viceministro Claudio De Vincenti (vedi allegato) che approva lo schema di disciplina predisposto da Terna. Il capacity payment previsto dalla Legge di Stabilità 2014 può partire. Stiamo parlando del salvagente d’emergenza gettato ai cicli combinati a gas che, come sappiamo, sono in seria difficoltà per la concorrenza delle nuove rinnovabili e che con questo meccanismo potranno essere premiati per la flessibilità che mettono a disposizione del sistema elettrico.

Un intervento ‘accelerato’ che nasce con il comma 153 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità 2014, quella del 27 dicembre 2013. Quella norma dispone che il ministro dello Sviluppo Economico “definisca condizioni e modalità per la definizione di un sistema di remunerazione di capacità produttiva in grado di fornire gli adeguati servizi di flessibilità, nella misura strettamente necessaria a garantire la sicurezza del sistema elettrico e la copertura dei fabbisogni effettuata dai  gestori  di rete e senza aumento dei prezzi e delle tariffe dell’energia elettrica per i clienti finali“.

Quattro le condizioni poste dal decreto:

  • che la valutazione di adeguatezza della capacità tenga conto “degli effetti positivi derivanti dallo sviluppo delle reti e delle interconnessioni con l’estero, in coerenza con l’obiettivo del Governo di completa integrazione del mercato interno dell’energia“;
  • che fin dalle prime sessioni del sistema sia “assicurata la possibilità di partecipazione attiva della domanda“;
  • che il sistema promuova “l’adozione di assetti e tecnologie efficienti e la partecipazione anche della generazione distribuita a fonti rinnovabili, dotata dei requisiti funzionali a contribuire all’adeguatezza del sistema“;
  • che “l’individuazione del valore minimo e del valore massimo del premio sia finalizzata a far sì che la disciplina consenta la riduzione dei costi del sistema e degli oneri a carico dei consumatori, con verifica degli effetti prodotti“.

Il sistema di remunerazione è entrato in funzione alla data del decreto. In una nota il MiSe spiega che “il provvedimento – che si prevede dispiegherà i suoi effetti a partire dal 2018/2019 – è finalizzato ad aumentare la contendibilità del mercato, a garantire  la sicurezza del sistema elettrico a minimo costo e a integrare al meglio anche le fonti rinnovabili” e assicura che il decreto “dispone che il nuovo meccanismo sia funzionale ad assicurare una riduzione dei costi del sistema e degli oneri a carico dei consumatori”.

Il decreto firmato ieri (pdf)

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