Elettricità e gas, così le bollette dal primo luglio

  • 30 Giugno 2014

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Nonostante un marcato calo della materia prima, le bollette elettriche restano immutate. Il calo è stato compensato in parte dalle coperture assicurative contro il rischio di rialzo dei prezzi dei contratti di approvvigionamento dell’Acquirente Unico, in parte dall'aumento dei costi di dispacciamento e, in lieve misura, anche per gli oneri derivanti dai meccanismi di perequazione della vendita e la necessità di gettito per gli incentivi.

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Da domani, martedì primo luglio nuova riduzione per le bollette del gas, mentre quelle dell’energia elettrica restano immutate. Questa la sintesi dell’ultimo aggiornamento  delle condizioni di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori nel trimestre luglio-settembre, deciso dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico. Nello specifico, per il ‘consumatore-tipo’ servito in tutela nell’aggiornare (consumi annui 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW e per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi), il prezzo del gas scenderà del 6,3% con un risparmio di 73 euro su base annua, mentre la bolletta dell’energia elettrica rimarrà invariata.

La bolletta elettrica, si spiega, resta invariata per un insieme di fattori: da un lato, infatti, il sensibile calo (-7,1%) della materia prima all’ingrosso – che rappresenta circa il 50% della bolletta – è stato in parte compensato dalle coperture assicurative contro il rischio di rialzo dei prezzi dei contratti di approvvigionamento dell’Acquirente Unico.

Dall’altro, sono aumentati i costi di dispacciamento (+5,8%) e, in lieve misura, anche gli oneri derivanti dai meccanismi di perequazione della vendita e la necessità di gettito per gli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3 della bolletta). Sull’incremento del dispacciamento hanno influito “i maggiori acquisti di energia elettrica ‘di riserva’ per garantire la sicurezza del sistema a fronte della crescente produzione da fonti rinnovabili non programmabili e anche gli effetti attesi dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato sugli sbilanciamenti”.

Non ci pronunciamo sulle motivazioni di questo ultimo aumento, ma in passato su queste pagine abbiamo dimostrato come sui costi di sbilanciamento non pesino tanto le rinnovabili, che anzi li hanno ridotti, ma altri fattori, tra cui diversi sprechi (si veda Qualenergia.it, Bolletta: il mistero costi di dispacciamento tra speculazioni, regali e rinnovabili, ndr).

Nel dettaglio, da luglio, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà di 18,975 centesimi di euro per kilowattora tasse incluse. La spesa media annua della famiglia tipo sarà di circa 512 euro così ripartiti

  • 252 euro (pari al 49,25% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia e commercializzazione al dettaglio
  • 111 euro (21,61%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge
  • 81 euro (15,80%) per i servizi di rete (trasmissione, distribuzione e misura)
  • 68 euro (13,34%) per le imposte che comprendono l’IVA e le accise.

Nel terzo trimestre del 2014, gli oneri di sistema risultano così ripartiti:

  • 84,63% per gli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
  • 6,72% agevolazioni per le imprese manifatturiere a forte consumo di energia elettrica (componente ‘Ae’)
  • 4,15% oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componente A2 e MCT);
  • 1,98% regimi tariffari speciali per la società Rete ferroviaria Italiana (componente A4)
  • 0,77% compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4);
  • 0,49% sostegno alla ricerca di sistema (componente A5);
  • 0,17% bonus elettrico (componente As);
  • 1,10% promozione dell’efficienza energetica (componente UC7).

Per quel che riguarda il gas, la diminuzione della bolletta si spiega con il significativo calo dei prezzi della materia prima che si riflette sulla spesa del cliente finale con una riduzione del 6,4%. La necessità di un leggero incremento (+0,1%) a copertura degli oneri della morosità per i servizi di ultima istanza del fondo UG3UI, ha portando la riduzione complessiva a -6,3%. Da gennaio, la spesa per il gas è diminuita del 10% e di oltre il 16% nell’ultimo anno e mezzo.

Queste diminuzioni – spiega l’AEEGSI – sono l’effetto della riforma del gas dell’Autorità che ha ancorato i prezzi della materia prima alle quotazioni spot sulle principali Borse europee e non più ai contratti pluriennali indicizzati ai prodotti petroliferi. Tuttavia, parte dei benefici in termini di riduzione della bolletta dei clienti del servizio di tutela saranno controbilanciati dagli aumenti attesi con riferimento al trimestre ottobre-dicembre, come sempre accade per i maggiori consumi legati alla stagione invernale.

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