Scrivi

Edifici intelligenti e nuove frontiere dell’efficienza energetica

Nuove tecnologie per tagliare i consumi o per realizzare gli edifici “a emissioni quasi zero”. Soluzioni smart, capaci di gestire al meglio l'energia, magari valorizzando quella autoprodotta con il fotovoltaico. L'edizione 2014 di Solarexpo-The Innovation Cloud dedica un nutrito filone di convegni ai temi dell'efficienza energetica in edilizia.

ADV
image_pdfimage_print

Nuove costruzioni energeticamente autosufficienti, ristrutturazioni che, integrando tra loro le diverse nuove tecnologie disponibili, permettono di tagliare drasticamente i consumi. E ancora: edifici intelligenti capaci di dialogare sia con la rete elettrica che con chi li abita, per gestire al meglio i consumi, magari sfruttando il più possibile l’energia autoprodotta con il fotovoltaico installato sul tetto. L’edilizia – responsabile di circa il 40% dei consumi totali dell’UE – è uno dei terreni più interessanti sui quali si gioca la transizione energetica. Per questo motivo l’edizione 2014 di Solarexpo-The Innovation Cloud dedica al tema un nutrito filone di convegni, che si terranno da mercoledì 7 a venerdì 9 a Fiera di Milano.

Gli argomenti interessanti sono molti. Ad esempio, le novità normative all’orizzonte. C’è la direttiva europea 27/2012 sull’efficienza energetica, recentemente attuata in Italia con un decreto, che prevede che ogni anno si riqualifichi energeticamente almeno il 3% del patrimonio edilizio della pubblica amministrazione centrale. Altro stimolo importante, la direttiva 31/2010 che prevede che tutti i nuovi edifici, dal 2020 (dal 2018 se di proprietà pubblica), siano “ad emissioni quasi zero”.

“Puntare sulla pubblica amministrazione è giustificato da una serie di motivi, come gli elevati consumi di queste utenze e la volontà di fare del pubblico un esempio. Gli edifici a emissioni quasi zero, poi, sono un obiettivo molto importante per le nuove costruzioni. Il grosso dei consumi però è negli edifici esistenti e privati, quindi bisognerebbe adottare questo approccio anche per le riqualificazioni edilizie”, commenta Massimo Gallanti di RSE, chairman del convegno “La riqualificazione energetica del parco edilizio nazionale e il recepimento delle direttive europee sull’efficienza energetica negli edifici”, che si terrà il pomeriggio di mercoledì 7.

Per le riqualificazioni energetiche del parco edilizio esistente, come sappiamo, in Italia ci si può avvalere di diversi incentivi: detrazioni fiscali, conto termico, Certificati Bianchi. Se ne parlerà in un convegno con question time organizzato dal GSE la mattina di venerdì 9. Altro aspetto importante, quello dei finanziamenti e della contrattualistica: per mercoledì pomeriggio FIRE (la Federazione italiana per l’uso efficiente dell’energia) ha organizzato un convegno per parlare degli EPC, i contratti a prestazioni garantite per la riqualificazione energetica.

Tema molto interessante e innovativo è quello trattato nel convegno “Smart Building 3.0, l’intelligenza e l’efficienza dell’edificio tutto elettrico”, che si terrà la mattina di giovedì 8 maggio. “La domotica nata per soddisfare anche esigenze di comfort e sicurezza, offre grandi possibilità anche in termini di efficienza energetica – spiega Gallanti – banalmente pensiamo alla luce che si spegne quando non c’è nessuno nella stanza, alla regolazione ottimale della climatizzazione, oppure alla gestione dei carichi elettrici in modo da spostarli nelle fasce in cui l’energia è meno cara o viene autoprodotta da un impianto fotovoltaico o di evitare che la richiesta istantanea di energia superi la soglia della potenza installata. Molte opportunità vengono poi dallo spostamento dei consumi verso il vettore elettrico”.

Dunque, un edificio intelligente, che coordina all’insegna dell’efficienza un ventaglio di tecnologie elettriche che comprende pompe di calore, sistemi di accumulo a batteria, ricarica di veicoli elettrici. L’edilizia diventa così appendice della smart-grid, la rete elettrica flessibile necessaria al nuovo modo di produrre energia basato su fonti distribuite e discontinue, come solare ed eolico. “Si crea negli edifici una domanda flessibile che potrà essere sfruttata sia dall’utente, consumando in fasce orarie più economiche e massimizzando l’autoconsumo in caso di autoproduzione da fotovoltaico, ma anche per dare servizi alla rete”, spiega Gallanti.

Sulla diffusione dell'”edificio tutto elettrico” giocherà un ruolo determinante la riforma dell’attuale tariffazione elettrica, che, essendo progressiva, penalizza proprio le tecnologie elettriche. Una riforma è già prevista dal decreto per l’attuazione della direttiva 2012/27 e che, in via sperimentarle, è già partita per la climatizzazione elettrica.  Dalla seconda metà del 2014, infatti, le pompe di calore potranno godere di una nuova tariffa flat. Proprio a questa tecnologia, che con la nuova tariffa vede rimosso un chiaro ostacolo, e in particolare alla sua integrazione con impianti a rinnovabili, sarà dedicato un incontro la mattina di giovedì 8 maggio: “La combinazione impiantistica solare-pompa di calore per la climatizzazione integrale e il comfort in edifici low-carbon”.

ADV
×