In Perù per l’elettrificazione rurale si punta sul fotovoltaico

Il Perù è un paese interessante per le rinnovabili. Ad esempio vuole garantire l'accesso all'elettricità a 2 milioni di cittadini grazie a 500mila impianti fotovoltaici, di cui la metà dotati di storage. Ne abbiamo parlato con Henry Garcia, consulente del Governo peruviano per la redazione del Piano per la Gestione Sostenibile delle Risorse Energetiche.

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Mentre in Europa la crescita delle rinnovabili, partita in anticipo, è rallentata negli ultimi anni, nuove prospettive si sono aperte in alcuni mercati emergenti. In America Latina, ad esempio, ci sono diversi paesi in fase di forte sviluppo economico che hanno deciso di soddisfare il crescente fabbisogno elettrico anche con le fonti pulite. Tra questi c’è il Perù che ha deciso di risolvere il problema dell’accesso all’energia nelle aree rurali puntando in maniera massiccia sul fotovoltaico off-grid, anche abbinato alle batterie.

Come avevamo riportato un programma del Governo di Lima prevede che più di due milioni di peruviani che vivono nelle zone rurali possano avere accesso all’elettricità grazie agli impianti fotovoltaici: si prevede di installarne ben 500mila, di cui la metà abbinata a sistemi di accumulo. Ne abbiamo parlato con Henry Garcia, consulente del Governo peruviano per la redazione del Piano per la Gestione Sostenibile delle Risorse Energetiche. Garcia sarà in Italia per fare da keynote speaker ad un seminario di Agici sugli investimenti in rinnovabili in Perù che si terrà a Milano l’8 maggio.

Garcia, quali sono le caratteristiche che fanno del Perù un paese interessante per chi vuole investire in energie rinnovabili?

Innanzitutto l’economa peruviana è tra le più promettenti dell’America Latina. Negli ultimi 10 anni anni c’è stata una crescita media del 5-8%; la moneta locale è forte e l’inflazione è sempre rimasta sotto all’1-2%. Poi, in Perù ci sono diverse politiche per promuovere le rinnovabili, sia per la produzione di elettricità, che per i biocarburanti che per l’elettrificazione rurale. Il Perù si è imposto di ottenere dalle nuove rinnovabili il 5% della generazione elettrica e negli ultimi anni è stato introdotto un sistema di aste biennale per la produzione di energia da queste fonti. In questo modo si stanno per installare 80 MW di impianti solari, 142 MW di eolico, 27 MW di impianti a biomassa e 250 MW di impianti mini-idroelettrici. Prossimamente, non appena sarà completata la valutazione degli impatti ambientali, anche la geotermia potrà accedere alle aste. Altro capitolo è quello sui biocarburanti: c’è l’obbligo di miscelare il 7,8% di etanolo nella benzina e il 5% di biodiesel nel gasolio. Per effetto di questa politica si sono investiti quasi 500 milioni di dollari in tre impianti che producono biofuel.

Che tipo di incentivi ci sono?

Dal 2004 ci sono agevolazioni per la diffusione del gas naturale, che ne ha fatto aumentare molto i consumi sia nei trasporti che nella produzione elettrica. Per le aree rurali poi c’è una politica specifica per promuovere il solare. Il governo ha installato migliaia di impianti FV che danno elettricità a sistemi di telecomunicazione, comunità rurali, scuole e ospedali. Per l’elettrificazione rurale tramite fotovoltaico c’è una specifica tariffa incentivante finanziata dal governo. In totale si stima che finora si siano stati installati circa 40 MW di impianti. Altra opzione promossa per le aree rurali è l’eolico, ma le installazioni finora non sono state numerose. Presto anche le biomasse dovrebbero essere incluse nelle politiche per l’elettrificazione rurale: regole e incentivi dovrebbero arrivare nei prossimi mesi.

Com’è il mercato del fotovoltaico peruviano?

E’ in fase di crescita. In questo momento l’obiettivo è di installare 500mila impianti FV nelle aree rurali, partendo dagli attuali 50mila.

Questo ambizioso progetto per l’elettrificazione rurale dove la rete non arriva offre buone possibilità anche per il mercato degli accumuli?

Nell’elettrificazione rurale come sistemi di accumulo sono state usate soprattutto batterie, presenti negli impianti FV ed eolici che si sono stati finora installati. Spesso sono state usate batterie per auto per via del loro prezzo più basso. Il programma di elettrificazione rurale prevede che almeno 250mila impianti FV siano dotati di accumuli.

Il fatto che in Perù ci sia una rete elettrica ancora in fase di sviluppo è più un ostacolo o un’opportunità per le rinnovabili?

Ci sono circa 3,5 milioni di persone, più o meno 550mila famiglie, che al momento non hanno accesso all’elettricità. A circa la metà di questi l’elettricità arriverà con il fotovoltaico. Lo sviluppo della rete da questo punto di vista potrebbe frenare la diffusione del FV perché, potendo scegliere, molti preferiranno allacciarsi alla rete anziché installare un impianto solare. Va detto però che quando la rete è relativamente distante il costo per installare sistemi FV è nettamente inferiore a quello di estendere la rete: in tutte queste situazioni la politica energetica è di privilegiare l’elettrificazione tramite fotovoltaico.

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