Il recupero e riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita. Se ne parlerà a Solarexpo

Il recepimento della Direttiva RAEE e l'evoluzione del quadro normativo nazionale che assoggetta i moduli fotovoltaici alla disciplina dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Ambiente Italia, con GSE, RSE e Legambiente, coordinerà il convegno “Recupero e riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita: il principio della responsabilità estesa dei produttori”.

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Per la seconda volta in poco più di un anno l’interesse del settore fotovoltaico si sposta dalla gestione degli impianti a quella dei rifiuti che essi genereranno a fine vita.  E così che anche quest’anno Ambiente Italia, insieme al Centro Studi Solarexpo, GSE, RSE e Legambiente, coordinerà il Convegno Nazionale “Recupero e riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita: la responsabilità estesa dei produttori” che, giunto alla IV Edizione, si terrà nel corso di Solarexpo-The Innovation Cloud 2014, mercoledì 7 maggio (ore 9,40), a Fiera Milano presso il Centro Congresso Stella Polare (Sala Aires).

Il Convegno sarà la prima occasione pubblica per aggiornare gli operatori del mercato sulle modalità di attuazione del D.Lgs n. 49/2014 del 14 marzo 2014, cioè il recepimento della Direttiva 2012/19/UE che assoggetta da subito i pannelli fotovoltaici alla disciplina dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

Principali elementi di dibattito saranno poi lo “status” di implementazione del Disciplinare Tecnico GSE del dicembre 2012 per la “definizione e verifica dei requisiti tecnici dei Sistemi/Consorzi per il recupero e riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita” e gli sviluppi nelle tecnologie di trattamento del rifiuti provenienti dalla dismissione degli impianti solari.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (Supplemento Ordinario alla GU n. 73 del 28 marzo 2014) del Decreto Legislativo n. 49, la Direttiva 2012/19/UE sui RAEE è finalmente sbarcata in Italia disciplinando la gestione del fine vita del fotovoltaico realizzato e di quello che sarà installato nel futuro: deposito preliminare, ritiro, trasporto e avvio al trattamento, trattamento adeguato, obiettivi di recupero, modalità di finanziamento dei RAEE provenienti dai nuclei domestici o professionali (unitamente alle apparecchiature di consumo come radio, tv, videoregistratori, hi-fi del raggruppamento di cui i pannelli fan parte).

Importanti gli interventi istituzionali che introdurranno il nuovo D.Lgs 49/2014: Tullia Passerini del MATTM e Giuliano Maddalena del Centro di Coordinamento RAEE tracceranno le linee principali dell’iter normativo che ha portato al recepimento della Direttiva 2012/19/UE, descrivendone l’impatto sul fotovoltaico italiano.

L’interesse al “modulo solare” come “rifiuto da recuperare” era entrato nel vivo già nel marzo 2013, quando il Gestore dei Servizi Energetici pubblicava sul suo sito la lista dei soggetti per lo svolgimento delle attività di recupero dei moduli fotovoltaici a fine vita: 11 tra Associazioni, Consorzi o Sistemi, conformi ai requisiti richiesti del Disciplinare Tecnico del 21 dicembre 2012 (recante disposizioni per la Definizione e verifica dei requisiti dei “Sistemi/Consorzi per il recupero dei moduli fotovoltaici a fine vita” in attuazione alle “Regole applicative per il riconoscimento delle tariffe incentivanti” – DM 5 maggio 2011 e DM 5 luglio 2012).

I moduli impiegati in impianti incentivati con i meccanismi del IV (parte) e del V Conto Energia sono quindi  già “disciplinati” dal Gestore dei Servizi Energetici attraverso un meccanismo di garanzia sul loro recupero a fine vita e Cobat, Ecoem, Ecolight, Ecoped, Eco-PV, ReMedia, E-Cycle Scarl, ERP Italia, La Mia Energia, PV Cycle Italia, RAEcycle, gli operatori idonei, sempre secondo il GSE, per operare il loro smaltimento e riciclo.

Il fine vita di tutti i moduli fotovoltaici nazionali appare quindi delineato, ma non ancora privo di incertezze. All’art. 40 del D.Lgs 49, il comma 3 stabilisce infatti che “per la gestione dei rifiuti prodotti dai pannelli fotovoltaici che beneficiano dei meccanismi incentivanti dei primi tre Conto Energia e di parte del quarto, al fine di garantire il finanziamento delle operazioni di raccolta, trasporto, trattamento adeguato, recupero e smaltimento ambientalmente compatibile dei rifiuti prodotti da tali pannelli fotovoltaici, il GSE trattiene dai meccanismi incentivanti negli ultimi dieci anni di diritto all’incentivo una quota finalizzata a garantire la copertura dei costi di gestione dei predetti rifiuti”.

Ad un anno esatto di distanza dalla sua applicazione, Francesco Trezza (GSE) e Salvatore Guastella (RSE) illustreranno lo status di applicazione del Disciplinare Tecnico di definizione e verifica dei requisiti dei Sistemi/Consorzi, evidenziando le problematiche di allineamento dei database informatici con quelli dei Consorzi e anticipando i nuovi adempimenti a cui dovranno rispondere, entro un anno, secondo l’attuazione della Direttiva 2012/19/UE.

Sarà invece il Cobat, supporto della manifestazione convegnistica, a chiarire con Michele Zilla i punti di forza e le criticità di attuazione di due distinti impianti normativi preposti alla gestione del fine vita dei dispositivi fotovoltaici.

La nuove legislazione RAEE introduce pertanto cambiamenti significativi, imponendo ai produttori di moduli solari fotovoltaici l’obbligo di organizzare e di finanziare la gestione dei rifiuti derivanti dai loro prodotti.

Con l’entrata in vigore del D.Lgs n. 49/2014, l’industria fotovoltaica dovrà dunque adeguarsi a nuove norme sul riciclo dettate dalle modalità di finanziamento di gestione dei RAEE, sia domestici che professionali.

Per questi ultimi, il finanziamento delle operazioni legate alla gestione dei rifiuti originati da apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato dopo il 13 agosto 2005 è a carico del produttore che ne assume l’onere per le AEE distribuite e/o vendute a partire dalla predetta data.

AssoRinnovabili, ANIE-GIFI e il Comitato IFI saranno ancora chiamati a illustrare la posizione di produttori e importatori di dispositivi fotovoltaici loro Associati.

Gli interventi di Filomena D’Arcangelo della Federazione ANIE, di Francesco Ferrante del Kyoto Club e di Stefano Ciafani di Legambiente articoleranno la discussione finale con l’analisi del campo di applicazione e gli obiettivi di recupero del Decreto Legislativo 49/2014, il punto di vista dell’industria di componentistiche per il fotovoltaico (oltre i moduli) e gli aspetti di illegalità recentemente emersi nella raccolta, gestione e riciclo dei RAEE.

 

L’ing. Stefano Notarnicola (Ambiente Italia srl) è il chairman del convegno “Recupero e riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita: la responsabilità estesa dei produttori” (Solarexpo-The Innovation Cloud, 7 maggio, dalle ore 9,40 con l’ammissione preferenziale in sala dei partecipanti preregistrati).

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