Il mercato secondario del fotovoltaico in Italia: nuovi strumenti per una nuova fase

  • 30 Aprile 2014

L'Italia ha un grande potenziale in quanto a mercato secondario del fotovoltaico, ma i maggiori vincoli legati all’erogazione di nuovi finanziamenti spingono gli operatori a guardare con sempre maggiore interesse a nuovi strumenti finanziari. Se ne parlerà il 9 maggio in un convegno all’interno di Solarexpo-The Innovation Cloud.

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In Italia, come in altri importanti mercati, i tagli agli incentivi, se da un lato hanno comportato una riduzione significativa delle installazioni di nuovi impianti, dall’altro lato hanno creato un dinamismo sul mercato secondario delle acquisizioni di impianti già funzionanti e allacciati alla rete, la cui redditività è assicurata dalle tariffe incentivanti già ottenute ed acquisite per anni. Nel nostro paese, infatti, c’è un notevole potenziale in termini di impianti in esercizio da vendere, comprare, rifinanziare e rendere più efficienti. I rendimenti costanti e certi nel lungo termine generati dagli impianti in esercizio rendono questi asset appetibili per gli investitori istituzionali.

Fino a oggi, il settore bancario ha svolto un ruolo fondamentale nel finanziare la crescita delle rinnovabili, attraverso strumenti di finanziamento “classici” come il Project Financing e il Leasing, ma il nuovo quadro incentivante e i maggiori vincoli legati all’erogazione di nuovi finanziamenti spingono gli operatori a guardare con sempre maggiore interesse a nuovi strumenti finanziari.

Dal punto di vista normativo, notevoli passi avanti sono stati compiuti con l’introduzione dei Project Bond, dei Mini Green Bond e di strumenti quali l’Equity Crowdfunding: tocca al mercato adesso fare la sua parte, creando i prerequisiti necessari per l’effettivo decollo di questi strumenti rendendoli appetibili nei confronti degli investitori istituzionali. In questo contesto, il ruolo delle banche resta centrale sia come ente finanziatore che nell’affiancare gli investitori nelle varie fasi del processo.

Un ruolo importante lo rivestono anche gli operatori industriali nel creare strumenti e piattaforme in grado di rendere gli impianti in esercizio “asset liquidi”: infatti, quando si intende vendere un impianto in esercizio il metodo più comune è affidarsi ad una lunga serie di intermediari, che rendono complessa la transazione. Questo processo è complicato e costoso sia per l’acquirente che per il venditore e crea barriere per lo scambio veloce di impianti fotovoltaici; esiste inoltre sul mercato odierno un forte disallineamento tra domanda e offerta relativamente alla variabile “prezzo delle transazioni”, da una parte causata della variabilità del contesto normativo ma anche della scarsa conoscenza dei venditori del “valore di mercato” degli impianti in loro possesso.

Infine, un ruolo ancor più fondamentale riveste il “decisore pubblico” nella sua veste di regolatore del mercato: il rischio infatti di repentini cambiamenti a livello regolatorio, come da più parti ventilato – ed in parte già attuato – rappresenta un ostacolo importante alla pianificazioni degli investimenti e alla loro sostenibilità finanziaria.

L’evento Solardealing si svolgerà il 9 maggio 2014 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso il Centro congressi Stella Polare (porta Sud) – sala Aquarius e tratterà questi temi attraverso le testimonianze dirette del Management della società e dei principali esponenti di aziende e società di primaria importanza operanti a vario titolo nel settore delle rinnovabili e che hanno avviato progetti innovativi di sviluppo in questo mercato.

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