Introduzione all’economia e gestione delle public utilities. Un volume di Agici

  • 14 Aprile 2014

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Il libro curato dal professor Andrea Gilardoni fornisce una visione sistematica e complessiva delle tematiche di gestione delle imprese nel settore dei servizi pubblici. Un utile strumento per introdurre al tema delle Public Utilities sia gli studenti universitari che politici, amministratori, bancari, finanziari e giuristi.

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Si parla spesso di acqua, rifiuti elettricità, di gas e di trasporti locali – chiamati talvolta Beni comuni – senza avere una reale cognizione di che si tratti e quali problemi si debbano affrontare e risolvere per soddisfare le esigenze della collettività. Sono molto diffuse visioni superficiali e semplicistiche, o anche molto parziali, e ciò è grave data la rilevanza economico-sociale e competitiva delle attività in esame. Il progresso di una nazione, infatti, può essere largamente valutato da come questi servizi sono organizzati e sviluppati. Il tema tocca indistintamente tutti i cittadini ed è alla base del benessere attuale e degli anni a venire, oggi messo a repentaglio dalle dinamiche nazionali e globali.

Il libro “Introduzione all’economia e gestione delle public utilities” (Edizione 2014, Agici Publishing Division, Milano) – alla sua terza edizione aggiornata al febbraio 2014 – copre dunque un vuoto rilevante. In 190 pagine, offre una visione complessiva delle tematiche di gestione delle imprese nel settore dei servizi pubblici.

Il libro è a cura di Andrea Gilardoni, professore dell’Università Bocconi, dove insegna Economia e Gestione delle Public Utilities. Raccoglie contributi di vari studiosi e operatori del comparto: Barbara Antonioli, collaboratrice scientifica associata all’Università della Svizzera italiana; Stefano Cetti, Direttore Generale presso Metropolitana Milanese, Alessandro Danovi, commercialista e professore associato a Bergamo, e di Marco Carta, Stefano Clerici, Alessandra Garzarella e Maurizio Bellini, ricercatori nel settore delle utilities di Agici Finanza d’Impresa dove hanno maturato solide e qualificate competenze in materia.

La prospettiva di analisi è economico-gestionale, visione non adeguatamente valorizzata per il frequente prevalere di un’ottica giuridica, valida sul piano dei principi, ma spesso incapace di agevolare soluzioni concrete. Il libro si articola in nove capitoli relativi ai vari aspetti e criticità delle Public Utilities. Il primo introduce la nozione di Public Utility, ricordando come non esistano definizioni veramente soddisfacenti. Uno dei temi fondamentali, su cui il dibattito è a tutt’oggi molto acceso nel nostro Paese, concerne la forma di gestione del servizio e, in particolare, se questo debba essere svolto da soggetti pubblici o privati.

Il secondo capitolo esamina in dettaglio le filiere produttive dei comparti delle utilities considerati. Quadro normativo attuale, tematiche di specifico rilievo per ciascuno di essi, struttura della domanda e cenni sulla struttura dell’offerta, oltre che riferimenti sintetici ai principali players, sono i temi sviluppati. È poi affrontato il tema della regolazione, una delle questioni più rilevanti, in grado di condizionare le scelte strategiche e i comportamenti gestionali. La regolazione tariffaria è senza dubbio quella di maggiore rilievo, ma anche la regolazione non tariffaria influisce in modo significativo su una serie di aspetti non certamente secondari, quali la qualità del servizio o la direzione degli investimenti.

Nel contesto descritto, la corporate governance assume un ruolo centrale e peculiare. Come esposto nel capitolo IV, elementi di governance validi in tutti i settori dell’economia trovano specificità nel caso in esame. Si tratta, infatti, di coniugare le esigenze di efficienza e di economicità con le istanze delle popolazioni (che legittimano la stessa esistenza delle imprese erogatrici di servizi pubblici) e con le richieste degli organismi politico-amministrativi chiamati a interpretare le istanze della popolazione e a indirizzare l’operatività delle imprese.

Il capitolo V esamina le strategie competitive delle imprese. Esso si fonda un ampio lavoro di ricerca empirica svolto nell’ultimo quindicennio dall’Osservatorio sulle Alleanze e le Strategie nel Mercato Pan-Europeo delle Utilities. In sostanza, tra strappi e rallentamenti, ci si è mossi lungo un intenso processo di concentrazione che vede oggi sia in Europa che in Italia la presenza di alcuni leader che, di fatto, dominano i mercati energetici; meno importante, invece, il fenomeno per rifiuti e idrico anche se in Italia si sono negli anni delineati alcuni soggetti con posizioni rilevanti.

Centrale nei servizi in esame è poi il tema degli investimenti in infrastrutture a rete e in impianti. Nel capitolo VI ove, accanto a una stima delle dimensioni dei fabbisogni, si esaminano gli aspetti più importanti che ne bloccano o ritardano la realizzazione. Buona parte del capitolo si basa sui risultati del lavoro di ricerca svolta nell’ambito dell’Osservatorio “I Costi del Non Fare” che da anni rileva e misura gli impatti economici della lentezza e delle opposizioni alle realizzazioni. Attenzione è anche data alle soluzioni dell’impasse che frena in modo rilevante la crescita dell’intero Paese e che ne mina certamente la capacità di competere in un contesto globale che è, al contrario, estremamente dinamico. Altra questione fondamentale in questa fase storica è quella del finanziamento delle infrastrutture. Se nel passato erano gli enti pubblici a finanziare le infrastrutture, anche attraverso la tassazione ordinaria, oggi la crisi della finanza pubblica, la scarsità di risorse e anche il crescente fabbisogno impongono la ricerca di soluzioni alternative.

Sempre con riguardo agli aspetti gestionali, di rilievo sono le tematiche di marketing e di gestione degli stakeholder anche attraverso i processi di comunicazione, affrontate nel capitolo VIII. Il tema ha molte sfaccettature; forse la questione principe nel caso delle utilities è nel passaggio da utente a cliente del fruitore dei servizi, avvenuto compiutamente solo nell’energia.

Il capitolo IX, infine, si focalizza sui processi operativi, offrendo una ricostruzione delle attività che devono essere svolte per un’adeguata erogazione del servizio. L’obiettivo è di segnalarne la complessità e l’articolazione, affinché si comprenda che, pur nella loro apparente semplicità, i servizi in esame comportano attente gestioni, tecnologie avanzate, visioni nel contempo sistemiche e di dettaglio.

Insomma, il libro costituisce per la sua struttura chiara e completa, un utile strumento per introdurre al tema delle Public Utilities gli studenti universitari; è anche fruibile da tutti coloro – politici, amministratori, bancari, finanziari, professionisti, giuristi – che intendano acquisire una conoscenza di base, ma sistematica e articolata, delle principali questioni di management dei servizi di interesse pubblico.

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