Clima energia UE 2030, il ministro Guidi: “Non dobbiamo appesantirci di oneri impropri”

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Bene per un impegno di riduzione della CO2 del 40% anche se “sarebbe stato meglio contenenerlo” e "l'Europa non può procedere con un'assunzione di responsabilità unilaterale". Su 27% rinnovabili “si lasci decidere ai singoli Stati”. Dal nuovo ministro dello Sviluppo Economico parole a dir poco tiepide sull'impegno per il clima.

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“Gli impegni su ambiente e green economy sono un vantaggio competitivo da spendere in giro per il mondo, ma tutto va fatto nei tempi, nei modi e con costi ragionevoli. Non dobbiamo appesantirci di oneri impropri“. Sono parole quantomeno tiepide quelle spese a proposito del pachetto europeo Clima-Energia 2030 alla vigilia del Consiglio UE dal ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi.

“L’Europa – sottolinea Guidi in un’intervista pubblicata sul Sole 24 Ore di oggi  – non può procedere con un’assunzione di responsabilità unilaterale che non tenga contro di impegni di altre potenze come l’India, la Cina, gli Usa e di un contesto mondiale in cui la competitività si gioca anche su barriere tariffarie e disomogeneità regolamentari”.

Quanto ai target delineati dalla Commissione, Guidi spiega che “possiamo accettare l’obiettivo di riduzione del 40% di CO2, anche se riteniamo sarebbe stato meglio contenerlo. Sul 27% di quota delle rinnovabili, invece, ad ogni Paese deve essere consentito raggiungere il target in autonomia rispetto alle scelte tecnologiche”.

Il ministro parla poi del taglio del 10% della bolletta elettrica delle Pmi annunciato da Renzi. Si tratta, sottolinea, “almeno di un primo segnale. (…) Vogliamo bilanciare gli oneri di sistema che oggi pesano in modo squilibrato sulle PMI. Non c’è nessun piano punitivo verso l’industria energivora o altri utenti in particolare”. Ribadisce che verranno ascoltati tutti gli attori, per fare poi “una doverosa sintesi”. Dal 1° maggio “avremo il percorso completo anche con alcuni interventi, quelli più veloci. Gli altri arriveranno nei mesi successivi ed entro l’anno avremo il quadro regolatorio impostato per avere benefici a regime sul 2015”.

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