Lenta crescita del minieolico in Italia: quasi 23 MW a metà 2013

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Oltre 420 impianti minieolici installati, ma mancano all'appello quasi 300 impiani iscritti al registro Onshore 2012 per l’annualità 2013. Tra le ragioni, la complessa procedura burocratica per le macchine oltre i 60 kW, le difficoltà di allaccio e gli approcci speculativi di alcune aziende. I dati di ASSIEME, Associazione Italiana Energia Minieolica.

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Come ogni 6 mesi l’associazione ASSIEME (Associazione Italiana Energia Minieolica) presenta il report Minieolico Italia che mostra l’evoluzione degli impianti entro i 250 kW qualificati IAFR secondo le tabelle GSE (Bollettino 1° semestre 2013 aggiornato al 30 giugno 2103).

Gli impianti considerati sono quelli installati certificati IAFR che potrebbero anche usufruire di incentivazione (Certificati Verdi o Tariffa Onnicomprensiva); non sono conteggiati gli impianti connessi ad isola stimabili per almeno altri 500 kW.

Nei grafici gli impianti suddivisi secondo 6 classi di per potenza, per numero (gli impianti potrebbero essere composti da più macchine di minor potenza e non necessariamente da una singola macchina) e (vedi più sotto) per regioni. Le ultime classi da oltre 60 a 250 kW sono state aggiunte considerando anche quello che era la tariffa onnicomprensiva precedente e considerando anche la fascia oltre 200 kW richiesta dagli organismi internazionali e da noi poco diffusa.

Rispetto ai numeri stimati lo scorso anno quello che colpisce maggiormente è la mancata installazione di centinaia d’impianti iscritti al registro Onshore 2012 per l’annualità 2013: oltre 300 impianti di cui solo alcune unità sono state realmente realizzate.

Il motivo è probabilmente la complessa procedura burocratica che in alcune regioni colpisce le macchine oltre i 60 kW. Tra le altre ragioni ci sono le difficoltà di allaccio per l’indisponibilità della rete e il fatto che alcune aziende che speculativamente hanno bloccato impianti a registro per poi rivenderli a caro prezzo.

Come già anticipato in un nostro precedente articolo, il secondo registro Onshore 2013, riferito all’anno 2014, con potenza disponibile di circa 52 MW è stato appannaggio delle macchine fuori graduatoria nel registro Onshore 2012 con potenze a partire da 800 kW in su, di fatto escludendo qualsiasi impianto minieolico e snaturando l’idea iniziale del registro. Questo significa che per quest’anno le macchine che verranno realizzate sono quelle del registro precedente e quelle entro i 60 kW di potenza.

“Ci auguriamo che sarà comunque un anno di grandi numeri per il nostro settore che ha visto nel corso dell’anno parecchie modifiche normative volte a colpire in particolare il fotovoltaico, ma che si ripercuotono anche sul minieolico come per esempio l’IMU sugli impianti, il capacity payment, il taglio dei prezzi di ritiro e la rimodulazione del tasso di ammortamento”, ha spiega Alessandro Giubilo, presidente di ASSIEME.

Nel grafico si nota la buona crescita della potenza installata in Puglia, oltre 2 MW in più rispetto al 2012.

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