Obiettivi 2030, l’appello di oltre mille città europee per target più ambiziosi

  • 20 Febbraio 2014

Energy Cities, network europeo di autorità locali, ha scritto una lettera a Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo, chiedendo obiettivi vincolanti al 2030 più ambiziosi. Nella lettera l'associazione evidenzia inoltre l'essenzialità della collaborazione tra autorità locali e UE che dia seguito al Patto dei Sindaci oltre gli obiettivi 2020.

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Per dare un nuovo slancio all’economia dei paesi europei servono obiettivi vincolanti al 2030 con target del 40% per l’efficienza energetica e del 30% per le energie rinnovabili. Questa la richiesta avanzata al Consiglio Europeo da più di mille città dell’Eurozona, rappresentate da Energy Cities (il network europeo di autorità locali impegnate nella transizione energetica nell’UE) e recapitata il 17 febbraio a Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo (vedi allegato in basso, pdf).

Gli obiettivi fissati lo scorso 22 gennaio, secondo l’associazione, mancano dell’ambizione necessaria per raggiungere i target europei al 2050 (ridurre le emissioni di gas serra dall’80 al 95%) e non colgono l’opportunità di adottare un paradigma energetico basato sulla produzione decentralizzata, a basso contenuto di carbonio e a basso consumo di energia.

L’appello dell’associazione è in linea con il voto espresso lo scorso 5 febbraio dal Parlamento europeo, che ha approvato una risoluzione (senza valore legislativo) in cui si chiede, appunto, un più ambizioso obiettivo vincolante del 40% per l’efficienza energetica e un aumento al 30% del target per le rinnovabili, che non dovrà essere calcolato a livello comunitario, come indicato da Bruxelles, ma tradotto in specifici obiettivi nazionali (Qualenergia.it, Clima-energia 2030, l’Europarlamento vota per 3 obiettivi vincolanti).

Ma uno sviluppo sostenibile, qualsiasi sia la sua entità, richiede una partecipazione attiva della società in tutti i suoi strati, a partire dalle abitudini dei cittadini. Per questo, secondo l’associazione, ai fini del conseguimento degli obiettivi clima-energia, sarà quindi indispensabile per l’Unione europea poter contare sul lavoro delle autorità locali, più vicine agli abitanti e in possesso dei poteri legali necessari per predisporre dei piani regolatori interni alle città e alle regioni, in grado di accompagnare la popolazione verso un nuovo panorama energetico e climatico. Allo stesso tempo, le autorità locali hanno bisogno di target ambiziosi per intensificare le iniziative interne.

Questo dimostra, scrive Energy Cities, la necessità di un consolidamento del quadro politico, legislativo e finanziario a livello europeo, che investa le autorità locali del compito di contribuire al conseguimento degli obiettivi clima-energia. L’associazione chiede infatti, nel documento “Empowering local and regional stakeholders to deliver the EU climate and energy objectives”, citato nella lettera, di prorogare e potenziare il target del Patto dei Sindaci oltre il 2020, coinvolgendo maggiormente le città impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Una formula di collaborazione tra UE e autorità locali, che dia seguito al Patto dei Sindaci, potrebbe suscitare l’interesse del Consiglio e portarlo ad ampliare la visione al 2030 proposta dalla Commissione?

Il 20 e 21 Marzo 2014 il Consiglio Europeo tornerà a discutere sugli obiettivi clima-energia e dovrà tenere conto degli input ricevuti.

(Lettera di Energy Cities, pdf)

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