Fare riqualificazione energetica degli edifici storici

  • 18 Febbraio 2014

La riqualificazione energetica e la conservazione degli edifici di interesse storico al centro del 49° Convegno internazionale AiCARR a Roma, 26-28 febbraio 2014. Obiettivo è trovare un punto di incontro tra conservatori e progettisti: le criticità e le soluzioni innovative per impianti ed involucro in rapporto ai vincoli di conservazione.

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Anche se gli edifici storici rappresentano una piccola parte del patrimonio edilizio esistente (al di sotto del 10% se paragonata alle costruzioni risalenti al periodo successivo alla seconda dopoguerra, quando il patrimonio si è decuplicato), i numeri che caratterizzano il mercato della riqualificazione degli edifici esistenti è tale da imporre una riflessione anche sul tema dell’efficienza energetica dell’edilizia storica.

Infatti, ad oggi gli interventi su immobili esistenti sono sei volte maggiori rispetto alle nuove costruzioni, per un giro d’affari da 6 miliardi di euro e di oltre 2 miliardi di mq da riqualificare solo in Italia. Il retrofitting del parco edilizio italiano (per un risparmio fino al 90% dei consumi di calore) richiede un investimento tra i 9 e i 20 miliardi di euro all’anno per i prossimi 50 anni e potrebbe portare nel 2020 alla creazione di 500mila nuovi posti di lavoro.

Da un lato esiste una sempre maggiore sensibilità, anche normativa, che prevede il riuso anche degli edifici vincolati per ragioni conservative, economiche e ambientali, e ciò costringe a far rientrare nel progetto di restauro anche il miglioramento dell’efficienza energetica. Dall’altro lato, proprio in virtù della esistente normativa in ambito energetico, vi è la necessità di adottare metodologie idonee nell’ottica della conservazione dell’edificio.

Nel caso degli edifici storici occorre trovare un punto di incontro tra conservatori e progettisti. I primi devono comprendere le ragioni e il linguaggio degli interventi di riqualificazione energetica per poter giustificare una eventuale deroga dell’applicazione delle direttive europee e della legislazione nazionale. I secondi devono essere in grado di applicare una metodologia scientifica coerente con l’interesse storico-culturale dell’oggetto del loro intervento, basata sulla sua conoscenza.

A questo tema AiCARR dedica il suo 49° Convegno internazionale, dal titolo “Edifici di valore storico: progettare la riqualificazione. Una panoramica, dalle prestazioni energetiche alla qualità dell’aria interna“, che l’Associazione organizza a Roma dal 26 al 28 febbraio, in collaborazione con ASHRAE (The American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers) e con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di REHVA (Federation of European HVAC Associations)  e IIR (International Institute of Refrigeration).

L’evento, con il contributo di alcuni dei migliori esperti in materia di efficienza energetica, impiantistica, restauro e conservazione dei beni culturali, offre un tavolo di condivisione mirato a far luce su soluzioni innovative, in grado di armonizzare le criticità che nascono dalle esigenze di riqualificazione degli impianti e dell’involucro in rapporto ai vincoli di conservazione.

Durante il convegno saranno presentate “Le Linee Guida sull’Efficienza Energetica negli Edifici Storici” prodotte da AiCARR in collaborazione con il Ministero MiBACT.

Nella giornata inaugurale (26 febbraio, palazzo Venezia, ore 15) saranno presenti personalità politiche e tecniche che si occupano di conservazione del patrimonio culturale, tra le quali il segretario generale del MiBACT, Pasqua Recchia, il Direttore della Scuola di Specializzazione del Restauro della Sapienza, Giovanni Carbonara, il Direttore Scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini, il Presidente di AiCARR, Livio de Santoli, che si confronteranno sul tema dell’efficienza energetica nell’edilizia storica.

Il Convegno proseguirà il 27 e 28 febbraio con le Sessioni tecniche e con gli eventi collaterali, fra i quali il confronto con il Ministero per i Beni Culturali sul reciproco scambio culturale finalizzato all’efficienza energetica per gli edifici storici. A questo proposito il Ministero presenterà il piano delle sue Linee Guida per il Miglioramento dell’Efficienza Energetica del Patrimonio Culturale. Avrà poi luogo una tavola rotonda sul tema “L’uso della simulazione dinamica per il retrofit energetico del patrimonio edilizio”, che vedrà l’intervento di professionisti, accademici e rappresentanti delle istituzioni.

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