AssoRinnovabili: “L’obiettivo del 27% al 2030 non è sufficiente per le rinnovabili”

  • 25 Gennaio 2014

L'associazione esprime un giudizio favorevole sull'obiettivo europeo del 40% di riduzione delle emissioni e per la scelta di un target vincolante sulle rinnovabili, ma considera inadeguato l’obiettivo del 27%. Chiede almeno il 35% di consumi da rinnovabili e il 55% per le rinnovabili elettriche, oltre ad una precisa ripartizione di quote vincolanti per ciascuno Stato.

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In merito alla Comunicazione della Commissione Europea (COM(2014)15), assoRinnovabili esprime un giudizio favorevole per quanto riguarda l’importante obiettivo del 40% di riduzione delle emissioni e per la scelta di imporre un target vincolante sulle rinnovabili anche per il 2030.

L’Associazione ritiene però inadeguato l’obiettivo del 27% per le rinnovabili – che si traduce nel 45% per le rinnovabili elettriche – e considera un grave errore la mancata declinazione di singoli obiettivi nazionali, perché vi sarebbe il rischio concreto di un forte rallentamento della crescita registrata negli ultimi anni in Italia e in Europa.

“La Comunicazione segna una battuta d’arresto nella definizione di obiettivi realmente sfidanti che erano alla base delle scelte di molti investitori – afferma il presidente Re Rebaudengo -, mettendo a repentaglio gli importanti risultati ottenuti in termini di occupazione (oltre 130.000 gli addetti nelle sole rinnovabili elettriche) e di incremento dell’indipendenza energetica.”

assoRinnovabili auspica che nella complessa fase di negoziazione con Consiglio e Parlamento europei che si apre ora si possa raggiungere un accordo più ambizioso, che preveda almeno il 35% di consumi da fonti rinnovabili al 2030, il 55% per le rinnovabili elettriche e una precisa ripartizione di quote vincolanti per ciascuno Stato Membro.

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