UE 2030, probabile obiettivo rinnovabili vincolante, ma serve anche per l’efficienza

CATEGORIE:

La Commissione sembrerebbe aprire all'obiettivo vincolante sulle rinnovabili, mentre pare assodato che non ci sarà un target per l'efficienza energetica. Per European Alliance to Save Energy è un errore perché un obiettivo vincolante per il 2030 è lo strumento più efficace per rafforzare la sicurezza energetica e la resilienza economica dell'UE.

ADV
image_pdfimage_print

Mercoledì 22 gennaio la Commissione europea si pronuncerà sul tema degli obiettivi 2030 su clima ed energia. La buona notizia per il mondo dell’energia pulita è che forse, su pressioni della Germania, l’esecutivo europeo sia intenzionato a proporre un target vincolante anche per le rinnovabili, come chiesto anche dalle Commissioni Energia e Ambiente del Parlamento europeo.

Su quanto in alto fissare l’asticella, in seno alla Commissione resterebbero profonde divisioni. I commissari all’Energia, il tedesco Günther Oettinger, e all’Industria, l’italiano Antonio Tajani, si battono per una riduzione delle emissioni climalteranti del 35% al 2030, mentre quello al Clima, la danese Connie Hedegaard, insiste per un taglio del 40%. Secondo indiscrezioni, il target per le rinnovabili sarà strettamente legato a quello sulla CO2. Se per quest’ultimo dovesse essere adottato l’obiettivo del -40%, l’obiettivo per le rinnovabili sarebbe del 27% sui consumi totali, mentre con un -35% di CO2 scenderebbe al 24%.

Sembra, invece, definitivamente accantonata l’idea di un obiettivo vincolante sull’efficienza energetica. Se così fosse si tratterebbe di una grande occasione persa.

Il perché lo spiega bene una lettera inviata alla Commissione oggi da una coalizione di aziende e associazioni che spingono per il risparmio energetico, la European Alliance to Save Energy (vedi allegato): “Gli investimenti in efficienza energetica – si sottolinea – consento ritorni veloci e attraenti alle aziende europee, garantendo nel contempo un impatto positivo per il nostro impegno sul clima. I policy-makers europei devono rendersi conto che l’Europa non primeggerà mai in quanto a basso costo dell’energia e deve condurre in quanto a minor quantità di energia consumata. Un obiettivo vincolante per il 2030 è lo strumento più efficace per rafforzare la sicurezza energetica e la resilienza economica del blocco, riducendo nel contempo le emissioni di CO2”.

La lettera di EU-ASE (pdf)

ADV
×