Salgono del 26,3% i prezzi dell’elettricità in Europa. Durante lo scorso settembre, il costo dell’elettricità ha raggiunto i 49,49€ /MWh, rispetto ai 39,55 € /MWh registrati nel mese precedente. Considerando inoltre che nel mese di giungo 2013 il prezzo si aggirava intorno ai 33,50 € /MWh, notiamo che negli ultimi tre mesi i prezzi hanno subito un aumento di ben 15,99 € /MWh.
Sono i dati registrati dal rapporto mensile del The Platts Continental Power (CONTI), piattaforma internazionale di informazioni energetiche (vedi tabella).
Secondo l’indice CONTI (Euro/MWh), media ponderata su dati provenienti da Germania, Svizzera, Francia, Belgio e Olanda (vedi la metodologia usata per calcolare l’indice) i prezzi starebbero tornando ai livelli dell’anno passato, pur mantenendosi leggermente sotto la soglia dei 50,72 €/MWh raggiunti nel settembre 2012.
La stessa tendenza in salita, se pur con un aumento inferiore, si puo’ riscontrare nel gas naturale olandese (nella tabella indicato come TTF-Title Transfer Facility) per il quale nel mese di settembre 2013 i prezzi ammontavano a 26,47 €/MWh, dato in aumento del 4% rispetto al mese precedente in cui il costo era di 25,45 €/MWh.
Quali le cause?
“L’interruzione dell’attività del reattore nucleare francese e la sua mancata manutenzione, uniti al calo di eolico e solare in Germania hanno contribuito all’aumento dei prezzi nel mese di settembre” commenta Henry Edwardes-Evans, associato Platts e Direttore editoriale Platts Power in Europe. In ogni caso “la curva dei prezzi tendeva già al rialzo, perché i costi del CO2 e del carbone stavano aumentando già dai primi mesi del 2013”.
Il calo di produzione da energie rinnovabili e la momentanea paralisi del nucleare, limitando i rifornimenti energetici nel mercato europeo, avrebbero quindi portato ad un graduale aumento dei prezzi.
Secondo Platts i dati indicherebbero l’avvicinamente dell’Europa ad un mercato energetico continentale. (Per maggiori dettagli vedi il comunicato stampa di Platts).