I parlamentari europei questa settimana voteranno a Strasburgo la nuova e controversa proposta legislativa sui biocarburanti che fissa un limite alla quantità di biofuel di prima generazione che può essere utilizzato per soddisfare l’obiettivo rinnovabili al 2020 imposto dall’Unione Europea al settore trasporti.

La proposta è frutto delle recenti preoccupazioni indirizzate a Bruxelles circa la valutazione del cosiddetto fattore Iluc (Indirect land use change), finalizzato a misurare l’impatto a livello emissivo causato dalla deforestazione per la produzione di biocarburanti. Fino a ieri tale fattore era escluso dalla direttiva europea per le difficoltà tecniche a realizzare una valutazione di precisione.

Nella bozza di revisione della politica comunitaria, la Commissione europea ha proposto di fissare il tetto massimo di consumo per i biofuel di prima generazione al 5% , rispetto all’attuale target del 10%.

A luglio la Commissione energia dell’europarlamento ha chiesto d’includere un modello affidabile per il calcolo del cambiamento indiretto dell’uso del suolo, passando così la palla all’assemblea plenaria di Strasburgo che si esprimerà l’11 settembre.