Taglia-bolletta, la dilazione degli incentivi alle rinnovabili c’è, ma volontaria

Il provvedimento per ridurre il peso della componente A3 in bolletta, a cui sta lavorando il ministro dello Sviluppo economico Zanonato, potrebbe interessare anche le modalità con cui gli incentivi alle rinnovabili sono erogati e non limitarsi a spalmare il prelievo in bolletta tramite l'emissione di bond. Lo dice una bozza di decreto.

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Il provvedimento per ridurre il peso della componente A3 in bolletta cui sta lavorando il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato potrebbe interessare anche le modalità con cui gli incentivi alle rinnovabili sono erogati e non limitarsi a spalmare il prevlievo in bolletta tramite l’emissione di bond.

Stando una recentissima bozza del decreto Fare-bis, pubblicata da Quotidiano Energia, agli impianti che usufruiscono delle tariffe omnicomprensive o dei certificati verdi è offerta la possibilità di prorogare gli incentivi di 7 anni riducendone l’ammontare annuo.

La norma è contenuta nell’art. 3. La logica è far sì che gli impianti – fotovoltaico escluso, a quanto sembra di capire – che hanno sussidi in scadenza possano prorogarli per coprire l’intera vita utile. Va infatti ricordato che i certificati verdi scadono nel dicembre 2015, dopo di che verranno sostituiti per un periodo limitato dagli incentivi stabiliti dal DM 6 luglio 2012.

L’art. 3 non si applica però agli impianti Cip6 e a quelli non fotovoltaici sopra 1 kW entrati in esercizio in data successiva al 31 dicembre 2012 e che quindi usufruiscono del nuovo regime di incentivazione. Sono invece coinvolti quelli entrati in esercizio entro il 30 aprile 2013 che hanno optato per un meccanismo alternativo rispetto a quello stabilito dal DM del 6 luglio 2012.

Per chi dovesse scegliere la soluzione prospettata dalla bozza in questione, già dal 2014 l’incentivo verrà ridotto di un ammontare definito dal MiSe previo parere dell’Autorità per l’energia.

Sempre dall’anno prossimo, stando alla bozza diffusa, dovrebbero partire i bond spalma-incentivi. Si tratterà di obbligazioni di durata compresa tra 17 e 25 anni, con interessi pari a quelli dei Btp di durata equivalente. I destinatari delle emissioni dovrebbero essere gli investitori istituzionali.

La componente A3 della tariffa dovrebbe dunque essere aggiornata dal 2014: la stima del MiSe è che con emissioni per 2 miliardi di euro all’anno nel periodo 2014-2017 si potrebbe ridurre il peso della A3 in tariffa del 15-20%.

 

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