Fotovoltaico in Germania: circa 50% in meno di installato nel 2013

In linea con le analisi degli esperti e con le intenzioni del Governo di mantenere sotto controllo la crescita del mercato, la Germania nel 2013 quasi dimezzerà la potenza installata, passando a 4 GW, soprattutto a causa della graduale diminuzione mensile degli incentivi. La leadership delle installazioni fotovoltaiche passerà alla Cina.

ADV
image_pdfimage_print

Scenderà da 7,6 a 4 GW la potenza fotovoltaica installata in Germania nel 2013. Lo annuncia il Ministro dell’Ambiente tedesco Peter Altmaier, durante la ‘4th Handelsblatt Annual Conference’, tenutasi dal 26 al 28 agosto scorso a Berlino. Dopo tre anni di stabilità, in cui la Repubblica Federale ha mantenuto un range di connessioni tra i 7,4 e i 7,6 GW, nelle proiezioni future inizia ad intravedersi il riflesso delle scelte del governo Merkel, con la graduale diminuzione degli incentivi, che mensilmente continueranno a scendere dell’1,8% anche a settembre e a ottobre. Ricordiamo che raggiunta la soglia dei 52 GW, prevista al più tardi per l’inizio del 2018, l’erogazione di incentivi al fotovoltaico verrà interrotta.

Non è certo questo il primo indicatore della battuta d’arresto della crescita del fotovoltaico tedesco. Anche l’industria manifatturiera, infatti, già da diversi mesi dava segni di cedimento con le dichiarazioni di insolvenza di Q-cells, ASOLA e Conergy.

“Dopo le elezioni tedesche, sarà necessaria una nuova legge che regolamenti le energie rinnovabili, quella attuale non è aggiornata”, afferma Günter Oettinger, Commissario europeo per l’energia, durante la conferenza di Berlino. Secondo quanto riportato dalla compagnia tedesca di informazione internazionale Deutsche Welle, Oettinger auspicherebbe una nuova EEG (Erneuerbare Energien-Gesetz), la legge tedesca sulle rinnovabili, che indirizzi gli incentivi di fotovoltaico, eolico e biomasse al potenziamento delle infrastrutture, alle nuove tecnologie di accumulo e solo successivamente all’incremento della potenza installata. Il Commissario europeo riterrebbe inoltre fondamentale garantire, con leggi uniformi nei 28 Stati membri, un mercato europeo unitario dell’energia. I partiti all’opposizione del governo vigente ritengono che questo possa ridursi al mero tentativo di eliminare definitivamente la EEG. Per ora l’unica certezza è che il peso nell’energia solare della Germania verrà sensibilmente ridimensionato a livello mondiale.

In base ai dati riportati dall’EPIA nel Global Market Outlook for Photovoltaics 2013-2017 (pdf), negli ultimi tredici anni la Germania si era confermata ben sette volte come paese con il numero più alto di connessioni FV alla rete, detenendo nel 2012 il 44% della potenza di energia solare in Europa, seguita dal 20% dell’Italia.

Il forte rallentamento della crescita del fotovoltaico tedesco, in linea con l’intento del Governo di tenere sotto controllo la produzione di energia solare nel paese, non disattende le previsioni degli analisti. EuPD Research, infatti, già da febbraio 2013 prevedeva per la Germania un totale installato di 3,9 GW. Il concretizzarsi a livello mondiale di questa ipotesi cederebbe il primato alla Cina che, se nel 2012 aveva già installato 5 GW, si pone come obiettivo al 2013 un’ulteriore potenza installata di 10 GW. Nello scenario proposto dall’EPIA, European Photovoltaic Industry Association, in una prospettiva al 2017, il mercato europeo si stabilizzerà nel 2013 intorno ai 16-17 GW, per poi tornare lentamente ai 25-28 GW/anno nei prossimi cinque anni. Se si confermassero queste cifre, il mercato mondiale annuale potrebbe superare 84 GW nel 2017, anche se solo un terzo di questa  potenza sarebbe in Europa.

La potenza FV in Germania nel 2012 rappresentava in Europa il 65% degli impianti a terra, il 32% del settore industriale e il 49% del settore commerciale. Come detto, nei prossimi anni a garantire la crescita del mercato globale del fotovoltaico saranno invece per i due terzi i paesi extraeuropei emergenti. Un riassestamento dell’asse energetico, dapprima eurocentrico, che ora si orienterà verso Cina, Australia, India e Israele che già dal 2010 hanno inaugurato la stagione solare; a questi paesi si aggiungeranno Messico, Sud Africa e Cile che probabilmente sbocceranno entro i prossimi cinque anni.

GP

ADV
×