Rinnovabili e auto, nuova mentalità e nuove soluzioni

La crisi economica obbliga alcuni settori a rivedere strategie e modelli di business. È il caso dei comparti della produzione elettrica tradizionale e dell'industria dell’auto. I cambiamenti in atto metteranno in campo nuove soluzioni che portaranno anche benefici ambientali. L’opinione di Silvestrini a Ecoradio. Ascolta il podcast.

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Ascolta audio (mp3 – durata 3’38’’)

L’attuale situazione di crisi obbliga a un ripensamento delle strategie in diversi settori. Pensiamo al settore elettrico: il calo della domanda e la crescita delle rinnovabili obbligano a ripensare i piani di business delle società elettriche. Quest’anno, nel mese di maggio, in Italia il 52% della produzione elettrica nazionale è da rinnovabili. Un cambio epocale e un evento che non si verificava dal ’67 (in quel caso su scala annua, ora su scala mensile). Le società elettriche iniziano a chiedersi come poter gestire questa situazione in cui la produzione si fa sempre più decentrata e basata sulle rinnovabili. Anche se non tutte pensano di cambiare a breve il proprio business model.

Un altro comparto in cui la crisi si fa sentire è quello dell’auto, che ha visto un netto calo delle vendite. Nel primo periodo dell’anno (gennaio-maggio 2013) in Europa del 7%, in Italia dell’11%. A maggio in Italia siamo tornati indietro nel tempo, alle vendite di 20 anni fa. La crisi rallenta l’acquisto delle auto, ma è soprattutto la mentalità che cambia. Prendono spazio nuove soluzioni tecnologiche e di governo della mobilità che segnano il passaggio dal possesso all’utilizzo dell’auto, al car sharing che costa meno e presenta molti vantaggi ambientali.

Secondo alcune ricerche al 2020 saranno 15milioni gli europei che utilizzeranno il car sharing. Le grandi case automobilistiche stanno entrando lentamente in questo nuovo mercato, comprendendo che se non si potranno vendere automobili, allora sarà possibile vendere servizi.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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