Il 6 luglio sarà a suo modo una giornata storica per le energie rinnovabili in questo Paese. Da quel giorno infatti non è più previsto alcun incentivo per i nuovi impianti fotovoltaici. Questo significa la fine della (breve) storia del fotovoltaico in Italia? Assolutamente no. Ma prima di delineare le possibilità di sviluppo futuro, questa è ottima occasione per trarre un bilancio degli incentivi e dei loro effetti. Gli incentivi finiscono perché si è raggiunto il limite di 6,7 miliardi di euro l’anno. Una cifra significativa e considerevole che nel dibattito pubblico italiano è diventata sinonimo di “spreco”, nella migliore delle ipotesi “bolla” spesso definita “speculativa” , che “ha favorito gli stranieri”, e “fonte di devastazione del territorio”. 

Luoghi comuni che poco hanno a che fare con la realtà. Su La Stampa di ieri Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club li sfata portando dati che non si leggono spesso sulla grande stampa generalista.

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