Quando gli attacchi alle rinnovabili si fanno più espliciti

Gli attacchi alle fonti rinnovabili arrivano ormai da più fronti. La vera motivazione? L'assetto del sistema elettrico è rimesso in discussione dalla loro forte penetrazione. Bisognerà invece gestire insieme la crescente produzione da rinnovabili e quella da cicli combinati a gas oggi esistenti. L’opinione di Gianni Silvestrini a Ecoradio.

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Ascolta audio (mp3 – durata 3’55’’)

Si sentono in questa fase addirittura voci che sembrerebbero chiedere di toccare gli incentivi alle rinnovabili erogati nel passato. Queste misure retroattive sarebbero oltre che assurde, anche pericolose perché farebbero perdere ulteriore credibilità al paese nei confronti dell’estero.

Lo scopo vero di questi attacchi, provenienti anche dagli Amici della Terra, però è che le rinnovabili stanno di fatto minacciando il funzionamento della produzione elettrica convenzionale, oggi in affanno. L’attacco riguarda quindi il futuro e non tanto il passato delle fonti energetiche pulite e del mercato elettrico.

Altre sarebbero le posizioni più corrette e intelligenti da adottare se si volesse veramente consentire un’ampia diffusione delle rinnovabili senza incentivi diretti e, al tempo stesso, all’attuale sistema elettrico nazionale di gestire questa complessa transizione.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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