La green economy entra nel discorso di Enrico Letta

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Spingere ricerca e sviluppo con un programma pluriennale finanziato da project bond, semplificare le procedure autorizzative, integrare le rinnovabili con incentivi su un orizzonte di medio-lungo periodo. Il neo premier Enrico Letta nel suo discorso di oggi alla Camera ha parlato anche di energia pulita.

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“Bisogna investire su ambiente e tecnologia, le nuove tecnologie – fonti rinnovabili ed efficienza energetica – vanno maggiormente integrate nel sistema esistente, migliorando la selettività degli incentivi in un’ottica di medio-lungo periodo”.

Ha parlato anche di energia pulita, Enrico Letta nel suo discorso di oggi pomeriggio alla Camera (vedi video). Poche parole e vaghe, come ci si può aspettare da un discorso che deve trattare una lista lunghissima di temi, ma che potrebbero far ben sperare. Ad esempio laddove accenna alla necessità urgente di “rivedere l’intero sistema delle autorizzazioni per snellirlo”: la burocrazia, ha sottolineato il neo-premier, “non deve opprimere la creatività degli italiani.

Altro passaggio che riguarda le rinnovabili quello sul rilancio del futuro industriale: “bisogna innovare e investire in ricerca e sviluppo” e il nuovo governo lo farà con “un grande progetto pluriennale finanziato tramite project bond”, la ricerca italiana, ha sottolineato Letta “deve rinascere nei nuovi settori di sviluppo, come l’agenda digitale e la green economy”.

Il capo del Governo di larghe intese ha parlato anche della necessità di “completare l’integrazione energetica con i paesi confinanti: market coupling per l’elettricità e allineamento dei prezzi del gas a quelli del resto d’Europa”.

 

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