Il Piano per le infrastrutture di ricarica per l’auto elettrica

Il 10 aprile il ministero dei Trasporti ha pubblicato il Piano nazionale per le infrastrutture di ricarica elettrica, pubbliche e private. Obiettivo: raccogliere suggerimenti sul modo migliore di favorire l'uso di mezzi elettrici, in particolare realizzando infrastrutture per un servizio di ricarica uniforme ed accessibile.

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Viaggiare con un auto elettrica in tutto il Paese, da città a città, immaginare di potersi muovere in Europa da Paese a Paese con lo stesso veicolo elettrico: sembra un futuro lontano ma è molto più vicino di quanto possiamo immaginare. In tutto il mondo le istituzioni stanno puntando sulla mobilità elettrica.

Anche in Italia, dove è da poco stato compiuto un importante passo avanti. Il 10 aprile infatti è stato pubblicato on-line per la consultazione pubblica il documento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul Piano nazionale per le infrastrutture di ricarica elettrica, pubbliche e private. Il Ministero mira a raccogliere dai cittadini e da tutte le parti interessate entro il 10 maggio suggerimenti sul modo migliore di favorire l’uso di mezzi alimentati ad energia elettrica, in particolare per la realizzazione di una infrastrutturazione di base in grado di garantire livelli minimi uniformi di accessibilità del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica. La consultazione segue il primo bando per incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni ed elettrici, andato rapidamente esaurito. L’adozione del Piano nazionale per le infrastrutture è previsto, insieme agli incentivi, dalla legge 7 agosto 2012 n. 134, che fornisce, per la prima volta in Italia, disposizioni volte a favorire lo sviluppo della mobilità elettrica.

La bozza in consultazione suggerisce che il sistema più efficiente per ottenere una infrastrutturazione capillare in tempi più rapidi delle aree urbane sia l’affidamento dell’installazione e della gestione delle infrastrutture di ricarica all’impresa distributrice di energia elettrica nella propria area di concessione. Il Piano stabilisce poi le caratteristiche minime standard auspicabili delle infrastrutture e individua la necessità di modificare il codice della strada per prevedere un esplicito divieto di sosta o di fermata davanti alle colonnine di ricarica e la permeabilità alla mobilità elettrica delle corsie preferenziali e delle ZTL.

Il Piano nazionale per le infrastrutture di ricarica si inserisce all’interno di una politica europea volta ad incentivare lo sviluppo dei veicoli a bassa emissione di CO2. In tal senso, infatti, il 24 gennaio 2013 la Commissione europea ha pubblicato una proposta di Direttiva sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi. Tale proposta prevede la necessità per ciascuno Stato Membro di adottare un quadro strategico nazionale che indichi, tra l’altro, un piano che regoli lo sviluppo delle infrastrutture. Un primo tassello, dunque, verso la più ampia strategia nazionale ed europea per raggiungere nel lungo periodo l’obiettivo del 60% in materia di riduzione delle emissioni di gas serra nel settore dei trasporti  da conseguire entro il 2050 (obiettivo indicato dal Libro bianco della Commissione UE del 28 marzo 2011 “Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti – Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile”).

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