L’efficienza energetica dei nostri futuri computer e server verrà discussa e votata domani a Bruxelles. Legambiente chiede che l’Italia appoggi standard più stringenti di quelli proposti dalla Commissione Europea, per ottenere risparmi seri e consistenti. La proposta attuale, infatti, propone standard di consumo che la maggior parte dei computer di casa o da ufficio in commercio hanno già applicato dal 2011″.
Legambiente e la Coalizione Coolproducts propongono quindi di puntare almeno al 20% in meno di consumo energetico (50% per le schede grafiche) quando il computer è in pausa (Idle) o in stand-by” e di introdurre misure di attenzione verso il riciclaggio dei pc, l’impiego di materie riciclate nella produzione e la diminuzione di sostanze tossiche al loro interno. Tutte istanze per ora assenti nella bozza della Commissione europea.
La direttiva Ecodesign, a cui fa riferimento il voto, è nata per introdurre standard di consumo ambiziosi che portino i produttori a migliorare progressivamente la qualità dei prodotti a parità di comodità d’uso e di costo per il cittadino. Si tratta di un tema di grande rilevanza per il consumo elettrico nel nostro paese e in Europa. Secondo uno studio preparatorio commissionato dall’Ue ci sono in ballo almeno 15 TWh annui di energia elettrica al 2020: i nuovi standard, quindi possono fare risparmiare ogni anno, al 2020, l’equivalente del consumo elettrico di nove milioni di persone e circa 6 milioni di tonnellate di CO2.
Guardando agli attuali standard tecnologici sul mercato, “l’Europa potrebbe e dovrebbe dare una forte sterzata verso l’efficienza energetica, se vuole essere all’avanguardia nel contrasto ai cambiamenti climatici e nella definizione di eco-misure di sostenibilità a livello mondiale – dice il direttore generale di Legambiente Rossella Muroni – anche perché parliamo dei consumi durante le fasi di stand-by o di pausa, non quelli col computer in uso, proprio per non porre limiti alla qualità delle performance del prodotto. Parliamo quindi, di puro spreco”.
In Italia e in Europa ormai si producono pochissimi computer. Per i computer non esiste oggi neanche l’etichetta energetica per aiutare il consumatore ad indirizzarsi verso i dispositivi più efficienti, quindi è questa la sola strada per spingere verso la qualità e la virtuosità nella produzione di computer, non potendo usare la leva del mercato.