Governare la crescita delle rinnovabili elettriche e termiche

Il nuovo Governo dovrà fare una riflessione su come rilanciare la crescita di tutte le rinnovabili al 2020. Nei prossimi anni l'aumento delle energie pulite sarà costituito soprattutto dalle rinnovabili termiche di cui si stima un raddoppio a fine decennio, con un auspicabile impulso dell’industria italiana. L'opinione di Silvestrini a Ecoradio.

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Ascolta audio (mp3 – durata 2’11’)

Il nuovo Governo dovrà fare una riflessione su come rilanciare la crescita delle rinnovabili al 2020. Per quanto riguarda l’elettrico, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: quest’anno probabilmente supereremo i 100 miliardi di kWh verdi, che si traduce nel 31% della domanda elettrica nazionale coperta dalle rinnovabili e nel 35% della produzione.

Nei prossimi anni una buona parte della crescita sarà collegata soprattutto alle rinnovabili termiche. Per queste tecnologie c’è ora un decreto, che in alcune altre parti dovrà essere rivisto. Ciò che conta è che vedremo una notevole diffusione di tecnologie (caldaie a biomassa, pompe di calore, sistemi a cogenerazione, solare termico, ecc.), con un conseguente impulso all’industria italiana che lavora in questa direzione. È possibile il raddoppio della produzione da rinnovabili termiche alla fine del decennio. Mentre per la parte elettrica l’aumento sarà del 20-25%.

Sarà tuttavia necessaria una rivisitazione della normativa attuale per eliminare le storture che hanno, per esempio, bloccato il fotovoltaico e soprattutto l’eolico, dando inoltre un sostegno all’industria e all’innovazione affinché l’Italia possa giocare un ruolo significativo della transizione energetica che è già in atto.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

Sul Conto Energia termico, Kyoto Club organizza un workshop di 8 ore, in programma a Roma il prossimo 25 gennaio 2013. Per maggiori informazioni: Il nuovo conto energia termico e le opportunità per i privati e gli enti locali: tra scelte strategiche e opportunità.

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