Fotovoltaico: “Salva Alcoa 2”, c’è anche un subemendamento

Dopo l'emendamento che proroga al 31/3/2013 gli incentivi del IV conto energia per impianti FV realizzati su edifici pubblici e su aree delle PA, gli stessi relatori lo hanno ulteriormente modificato: ora il termine è al 30 giugno 2013 per gli impianti che hanno ottenuto l'autorizzazione entro il 31 marzo 2013. Quali interessi dietro al provvedimento?

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Non contenti dell’incauto emendamento che proroga al 31 marzo 2013 gli incentivi del IV conto energia per gli impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici pubblici e su aree delle Amministrazioni Pubbliche, gli stessi relatori (Paolo Tancredi, Pdl, e Giovanni Legnini, Pd) lo hanno ulteriormente modificato con un subemendamento (2.0.4000/91) che sposta il termine al 30 giugno 2013 per gli impianti fotovoltaici che hanno ottenuto l’autorizzazione entro il 31 marzo 2013. E per quelli sottoposti a procedure VIA, qualora l’autorizzazione sia stata rilasciata dopo il 31 marzo 2013, la proroga invece è estesa al 30 ottobre 2013, al fine di consentire l’allaccio alla rete.

Una notevole confusione per un vero e proprio condono che non farà che appesantire la spesa complessiva degli incentivi senza consentire al settore di fare un salto in avanti per mettere in cantiere quei provvedimenti indispensabili al comparto nel medio e lungo periodo, come i SEU, i RIU, la revisione dello scambio su posto e nuove regole per la semplificazione. Incentivi per il fotovoltaico, che dovrebbero andare all’edilizia pubblica, alle scuole e ai Comuni, si perderanno in progetti probabilmente speculativi (per esempio grandi impianti su terreni di proprietà pubblica).

Quello che veramente infastidisce di questi provvedimenti è il grossolano modus operandi, che risponde a interessi particolari e non certo di un intero comparto che invece avrebbe bisogno di certezze e non di  misure estemporanee, dannose per chi vi lavora e già deve affrontare un momento di grande difficoltà.

Quali interessi privati sono i mandanti di queste vere e proprie oscenità legislative?

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