Manovre per la mobilità elettrica in Austria

  • 11 Dicembre 2012

Siemens Austria e Verbund installeranno in Austria 4.500 stazioni di ricarica per auto elettriche. Nel Paese alpino entro il 2020 sono previste 200.000 auto elettriche. Dall’analisi di 8 reti a BT si è valutato che queste sono già in grado di gestire il carico aggiuntivo dei veicoli elettrici. Auto utilizzate anche per stoccaggio di energia rinnovabile.

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La joint venture tra Siemens Austria e il produttore di elettricità Verbund, chiamata E-Mobility Provider Austria GmbH&Co KG, si propone di installare 4.500 stazioni di ricarica rapida per auto elettriche in tutta l’Austria entro il 2020, collocate in prossimità di stazioni di servizio o supermercati. E-Mobility Provider Austria offrirà anche un innovativo pacchetto a tasso fisso per aziende e privati. L’obiettivo della società è quello di promuovere la mobilità elettrica su tutto il territorio austriaco.

Gli scienziati dell’Università Tecnica (TU) di Vienna, in collaborazione con l’Istituto Austriaco di Tecnologia (AIT) e il gestore della rete elettrica Salzburg Netz, hanno esaminato gli effetti che un maggior numero di veicoli elettrici potrebbe avere sulla rete elettrica. Con l’analisi di otto reti a bassa tensione si è concluso che queste sono già oggi in grado di gestire il carico aggiuntivo dei veicoli elettrici. I ricercatori hanno anche identificato la possibilità di immagazzinare nelle batterie dei veicoli anche l’energia prodotta da impianti fotovoltaici o eolici, se necessario.

In una rete elettrica la fornitura e la richiesta di energia devono corrispondere in ogni momento. A causa del fatto che l’energia elettrica generata dalle celle solari o l’energia eolica non possono sempre essere a disposizione in modo continuo, potrebbero verificarsi carenze o surplus di energia. In questo caso le auto elettriche potrebbero svolgere un ruolo importante fungendo da impianti di stoccaggio di energia, dato che il tempo di ricarica non è un fattore decisivo per l’utente di un veicolo elettrico. “Questa opportunità può essere utile per compensare i surplus di fornitura elettrica nei momenti in cui la richiesta è bassa”, commenta Rusbeh Rezania dell’Energy Economics Group dell’Università Tecnica di Vienna. Se le energie rinnovabili venissero immesse nella rete elettrica in modo più efficace, finalizzandole alla gestione del processo di ricarica per veicoli elettrici, questo rappresenterebbe un notevole contributo alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

Secondo lo studio, la maggior parte delle reti a bassa tensione esistenti non avrà alcun problema a gestire il crescente numero di veicoli elettrici durante la fase iniziale. Tuttavia, se il numero di auto elettriche aumentasse enormemente, sarebbero necessari sistemi di controllo più avanzati. “Non ci sarà necessariamente bisogno di linee elettriche supplementari, semplicemente occorrerà rendere le reti già esistenti più efficaci e ‘smart’”. “In questo modo lo stato della rete può essere determinato in qualsiasi momento e, se necessario, il processo di ricarica può essere adattato alla situazione contingente della rete”, aggiunge il ricercatore.

L’Austria continua a confermarsi come ambita sede di ricerca in Europa nei settori del futuro, come Bioscienze, Ambiente & Energia, Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC), Mobilità & Traffico. Anche nel 2011 la repubblica alpina si è attestata ben al di sopra della media UE con una quota di ricerca del 2,79%, mentre il volume totale degli investimenti in R&S per la prima volta ha superato la soglia degli 8 miliardi di euro. Più della metà degli investimenti in R&S delle imprese, per un totale di 2,6 miliardi di euro, proviene da imprese a controllo estero. La dinamica della forza innovativa si manifesta anche nell’obiettivo prefissato per il 2020: un ulteriore incremento della quota di ricerca fino ad arrivare al 3,76%, valore nettamente al di sopra del volume di investimenti in R&S del 3% del PIL, definito dall’Unione Europea nella strategia di crescita Europa 2020.

da comunicato ABA – Invest in Austria

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