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Ieri, 20 novembre, a Bruxelles European Alliance to save energy (EU-ASE) ha inviato una lettera a Connie Hedegaard, Commissario europeo per l’azione per il clima, con firme prestigiose di importanti rappresentanti come Siemens, Schneider Electric, Kyoto Club e con l’indicazione di individuare obiettivi di efficienza energetica legalmente vincolanti al 2030.

La Commissione europea in questi giorni sta discutendo sui nuovi obiettivi di rinnovabili, efficienza energetica, riduzione delle emissioni entro il 2030 con la seguente indicazione: l’efficienza energetica deve avere l’obiettivo certo per poter aggredire il grande giacimento di inefficienza che si rileva in Europa e in Italia. Lo scorso 14 novembre sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea è stata pubblicata la Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica (leggi anche Direttiva europea sull’efficienza energetica, il testo in Gazzetta su QualEnergia.it): si tratta di un’importante occasione per dare nuovo slancio alle politiche di efficienza energetica, che attualmente sono al centro della Strategia Energetica Nazionale in Italia. Il nostro Paese avrà tempo fino ad aprile 2012 per recepire la direttiva.

L’efficienza energetica riveste un ruolo centrale nella riconversione energetica del nostro Paese e dell’Europa. Al di là delle buone indicazioni e intenzioni, c’è però una situazione molto preoccupante sul versante interno: non sappiamo se le detrazioni fiscali del 55% rimarranno. Soprattutto i Titoli di Efficienza Energetica (TEE)/certificati bianchi, che potranno diventare il cuore della politica energetica dei prossimi anni in Italia, in questo momento sono senza obiettivi.
Quindi, subito il decreto sui certificati bianchi, attuare un buon recepimento della direttiva europea sull’efficienza energetica e iniziamo a discutere e a ragionare guardando al 2030.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.