Entro il 2020 gli Usa saranno il più grande produttore mondiale di petrolio

  • 12 Novembre 2012

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Gli Stati Uniti diventeranno il più grande produttore al mondo di petrolio entro il 2020 e un esportatore netto di greggio nel 2030, superando le stime dell'Arabia Saudita. E' la previsione dell'Agenzia internazionale dell'energia (Aie), formulata nell'ultima edizione del World Energy Outlook.

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Gli Stati Uniti diventeranno il più grande produttore al mondo di petrolio entro il 2020 e un esportatore netto di greggio nel 2030, superando le stime dell’Arabia Saudita. È la previsione dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), formulata nell’ultima edizione del World Energy Outlook, presentata oggi (executive summary in allegato, a breve un pezzo di sintesi su tutto il rapporto).

Una brutta notizia per l’ambiente perché l’aumento della produzione nella superpotenza avverrà grazie alle più impattanti delle tecniche per ottenere greggio come il fracking idraulico e le trivellazioni in mare.

Attualmente gli Usa importano circa il 20% del loro fabbisogno e la loro produzione petrolifera è in crescita tanto che questo dovrebbe essere l’anno di maggior produzione dal 1991 e che il barile al West Texas Intermediate (WTI) è sceso del 13% quest’anno a 85,80 dollari, mentre ricordiamo nel 2008 era arrivato a oltre 147 dollari.

Nel WEO 2012 la Aie prevede che  entro il 2035 la domanda di petrolio salga a 99,7 milioni di barili dagli 87,4 del 2011. Il prezzo del barile per quell’anno, prevede l’Agenzia, si aggirerà sui 125 dollari al barile.

L’executive summary del World Energy Outlook 2012 (pdf)

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