Fotovoltaico, speranze di ripresa per il 2013

Previsto qualche sprazzo di sereno per il fotovoltaico, nonostante la crisi da sovrapproduzione e la lotta sui prezzi che sta piegando il settore. Se il mercato nel 2012 è sceso in termini di fatturato – mentre tiene relativamente in quanto a installazioni - infatti si prevede una ripresa per il 2013 con un rallentamento del crollo dei prezzi.

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Previsto qualche sprazzo di sereno per il fotovoltaico, nonostante la crisi da sovrapproduzione e la lotta sui prezzi che attualmente sta mettendo in ginocchio il settore. Se il mercato nel 2012 è sceso in termini di fatturato – mentre tiene relativamente in quanto a installazioni – infatti, si prevede una ripresa per il 2013, con un rallentamento del crollo dei prezzi. È questa la sintesi di quanto emerge dall’ultimo “PV Integrated market tracker report” di IHS iSuppli.

L’anno in corso, vi si legge, si chiuderà con 31 GW di nuovo installato, una crescita di circa l’11% rispetto ai poco meno di 28 GW del 2011. La domanda nell’anno in corso è stata tenuta alta da un’impennata delle installazioni nel secondo trimestre prima dei tagli in Germania – 8,2 GW contro i 4,9 dello stesso periodo 2012. Questo aveva temporaneamente frenato il calo di prezzo di celle e moduli, che però è ripreso con il rallentamento della domanda nel terzo trimestre.

Per la prima volta quest’anno invece il fatturato del settore è calato: dai 7,03 miliardi di dollari del primo trimestre ai 6,63 del terzo, con la previsione che nel quarto si scenda a 6,63.

Nel terzo semestre il prezzo dei moduli è diminuito del 14% rispetto al precedente e si prevede per il quarto un ulteriore discesa del 9%. Dagli 0,70 $/Watt di fine settembre, un modulo cristallino a fine anno dovrebbe passare a 0,64 $/W, mentre la situazione dovrebbe stabilizzarsi nel 2013 e a dicembre di quell’anno si prevedono 0,55 $/W.

Dal secondo trimestre del 2013 infatti, secondo IHS, il settore riprenderà a crescere e per il quarto semestre 2013 il fatturato dovrebbe risuperare quello di inizio 2012, arrivando a 7,06 miliardi di dollari (vedi grafico).

L’anno prossimo, secondo il report, la capacità produttiva mondiale di moduli crescerà fino a 51,9 GW. Oltre alla sovrapproduzione, a spingere in giù i prezzi è il fatto che un forte aumento della domanda è previsto in Cina, un mercato con prezzi più bassi degli altri.

La Cina infatti come sappiamo sta puntando molto sul mercato interno, anche per difendere i produttori nazionali dall’impatto che misure protezionistiche come quelle adottate dagli Usa potrebbero avere se prese anche dall’Europa. IHS non crede che si arriverà mai a dazi europei sul fotovoltaico cinese, ma sottolinea che questa situazione di incertezza – che durerà almeno fino a che la decisione finale sulla disputa commerciale sarà presa, cioè a dicembre 2013 – metterà sotto pressione i produttori cinesi che dunque si rivolgeranno sempre di più al mercato interno.

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