FV, realistico l’obiettivo di 300 GW all’anno entro il 2025?

Tra 13 anni dieci volte l’attuale domanda annuale. Ma oggi l’installato annuale è 120 volte superiore a quello di 13 anni or sono. Lanciata a Francoforte, questa iniziativa farà discutere, seppure molto ambiziosa sembra però fattibile visto un prezzo dell’elettricità solare in continuo calo e gli ancora pochi mercati nazionali nel club dei grandi del settore.

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In una fase di riposizionamento dell’industria e delle imprese del fotovoltaico, non solo in Italia ma anche a livello globale, con dati allarmanti che riguardano il consolidamento del settore produttivo (in 3 anni fuori dal mercato il 60% delle aziende manifatturiere), a cui si aggiunge un drastico calo degli incentivi alle installazioni in molte parti del Globo, quando non proprio uno stop, c’era forse bisogno di puntare su obiettivi molto ambiziosi per dare fiducia a questa tecnologia, considerata da molti un fattore fondamentale della transizione energetica verso un sistema al 100% alimentato dalle fonti rinnovabili.

È quello che hanno fatto, nel corso dell’evento europeo del fotovoltaico EU PVSEC svoltosi a settembre a Francoforte, l’istituto Solarpraxis e la rivista PV Magazine annunciando l’iniziativa “300 gigawatt di fotovoltaico all’anno entro il 2025” su scala mondiale. Lo scopo è quello di intraprendere un’ampia discussione a livello internazionale e definire obiettivi e piani nazionali e regionali che portino a questo “ambizioso ma realistico” obiettivo, dicono i promotori.

È realisticamente fattibile raggiungere una nuova potenza annuale di queste dimensioni fra 13 anni? Stiamo parlando di una capacità dieci volte maggiore rispetto a quanto presumibilmente faremo nell’anno in corso (nel 2011 la nuova capacità FV era stata di 27,65 GW e nel 2012 è stimata in 30-31 GW). In realtà se andiamo indietro di altrettanti anni, nessuno degli osservatori, degli esperti e delle stesse industrie del comparto avrebbero mai immaginato di raggiungere gli attuali livelli di domanda nel 1999 o nel 2000 quando la potenza annuale installata era appena di 200-300 MW, cioè 100-120 volte inferiore a quella stimata per il 2012.

Ricordiamo infatti che tutte le previsioni sul mercato annuale mondiale a 4-6 anni di distanza, anche quelle delle associazioni di settore meno conservative, sono state regolarmente sbagliate con una sottostima a volte del 100%. Consideriamo inoltre che sono ancora pochissimi i Paesi che superano il GW di installato annuale e che grandi nazioni emergenti (come i BRIC) e Paesi con elevatissimi livelli di radiazione solare (quelli della Penisola arabica, solo per fare un esempio) sono ancora nelle loro fasi di start-up nello sviluppare la domanda. Va sottolineato dunque che il mercato mondiale è ancora un club ristretto a pochissimi Paesi. Questo potenziale inesploso potrà essere messo in moto soprattutto dal calo dei costi, testimoniato dalla rapida curva di apprendimento dell’industria fotovoltaica degli ultimi anni. Il direttore del settore della ricerca del Fraunhofer ISE, Eicke Weber, ha fatto notare, proprio nel corso del forum di presentazione dell’iniziativa, che in diverse parti del mondo già oggi il fotovoltaico è in grado di produrre elettricità a un prezzo inferiore ai 0,11-0,12 euro/kWh; prezzo che in queste aree sarebbe già competitivo con la produzione elettrica da fonti fossili se queste non venissero fortemente sussidiate.

Christian Breyer del Reiner Lemoine Institute prevede che la potenza fotovoltaica  installata su scala mondiale tra il 2040 e il 2050 possa essere compresa tra 10mila e 12mila GW; una capacità enorme in grado di fornire a una popolazione mondiale di 10 miliardi di persone un consumo individuale di 7.000 kWh all’anno, cioè l’attuale livello di consumo di un cittadino dell’Europa occidentale. E quell’obiettivo dei 300 GW/anno al 2025 sarebbe propedeutico a questi target di lungo periodo.

Con questa iniziativa, nel breve crediamo si voglia dare un segnale positivo alle industrie del fotovoltaico, focalizzare e rafforzare la ricerca, lo scambio delle informazioni e lo sviluppo industriale su questo obiettivo, anche se, si spiega, l’attuale tecnologia sarebbe già pronta per questa mission. Ma chiaramente serve un’accelerazione in tutte queste aree. Nessuno degli esperti che si sono fatti portavoce dell’iniziativa comunque parla con grande passione di incentivi, ma anzi tutti guardano con molta attenzione ai mercati dove si intravede già la fase ‘post-incentivi’, ai nuovi modelli di business, agli accumuli, all’autoconsumo, perché possano essere una sorta di laboratori da cui replicare le esperienze.

A breve verrà lanciata una piattaforma web con la quale si promuoverà l’iniziativa e si condivideranno le misure e le strategie per rendere concreto questo obiettivo.  Partner dell’iniziativa sono Hellmann Worldwide Logistics e Coveme e tra i sostenitori Kaco e il Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems (ISE).

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