Rinnovabili ed efficienza, verso un Coordinamento unitario

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Dagli Stati Generali delle rinnovabili parte il percorso verso la creazione di un Coordinamento delle Fonti Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica che punti a tenere insieme tutte le realtà imprenditoriali e associative impegnate nelle rinnovabili elettriche e termiche e nell'efficienza energetica. Un passaggio chiave verso la maturità di un settore?

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La maturità di un settore richiede un salto di qualità nella sua rappresentanza. La notizia è che oggi a Roma, nel corso di quello che può essere considerato l’ultimo incontro degli Stati Generali delle Associazioni delle Fonti Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica, si è arrivati forse a indicare il percorso da intraprendere nel prossimo futuro: quello della creazione di un nuovo Coordinamento delle Fonti Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica che punti a tenere insieme tutte le realtà imprenditoriali e associative che si occupano e sono impegnate nelle rinnovabili elettriche, in quelle termiche e nell’efficienza energetica.

Le Associazioni presenti all’odierno incontro di Roma, dedicato alle Rinnovabili Termiche, all’efficienza, al biometano e ai contenuti dei decreti (quello sulla termica atteso ormai da 371 giorni), hanno considerato finalmente maturi i tempi per impostare la creazione di un nuovo soggetto autonomo a cui delegare la rappresentanza sui tavoli istituzionali ma, potremmo aggiungere, anche verso un’opinione pubblica spesso malamente informata su queste tecnologie e sui suoi sviluppi.

Un’idea ancora ovviamente in embrione e che non ambisce, secondo quanto si è detto, a sostituirsi alle singole Associazioni, ma piuttosto a creare un soggetto leggero capace, di volta in volta, di parlare per il settore a una sola voce – forte, autorevole e rappresentativa – nel confronto con la politica e i ministeri, così come con i media e altre forze sociali.

Una struttura certamente non semplice da realizzare con un mondo imprenditoriale così parcellizzato in diversi fronti e interessi. Proprio per questo sarà richiesta la partecipazione attiva di tutte le Associazioni del settore che dovranno definirne le modalità operative, anche attraverso uno statuto. A questo scopo si partirà da subito con specifici incontri con i rappresentanti delle Associazioni, in modo che entro la fine di novembre, forse prima, si possa presentare ufficialmente questo nuovo soggetto.

L’idea ha avuto l’avallo anche dei rappresentanti dei ministeri presenti all’incontro di oggi. In particolare c’è stato un giudizio molto positivo da parte del sottosegretario del Ministero dell’Ambiente Tullio Fanelli che ha affermato che “questo nuovo Coordinamento potrà essere anche una forma di garanzia per tutti gli interlocutori del settore, non solo per le istituzioni energetiche, ma anche quelle finanziarie”.

“Questa idea stava maturando da tempo. Sono quasi otto mesi che gli Stati Generali si riuniscono per provare ad avere una voce unica e la consapevolezza del proprio ruolo, al tempo stesso radicale e maturo, una voce che si prende in carico i problemi economici ed energetici del Paese, visto che nei prossimi 10-20 anni ingenti investimenti andranno nella direzione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica”, ha detto Gianni Silvestrini direttore scientifico del Kyoto Club.

G.B. Zorzoli, presidente di ISES Italia, si augura che “il Coordinamento possa garantire un rapporto continuo con la vasta platea associazionistica di settore e che sia capace di arrivare alle riunione plenarie già avendo maturato alcune specifiche posizioni e, quindi, che esse siano di approfondimento e soprattutto abbiano carattere decisionale”.

Su Qualenergia.it seguiremo il processo di costituzione di questo nuovo soggetto che abbiamo spesso invocato su queste pagine, visto che questo comparto non può e non deve più considerarsi marginale nell’attuale sistema energetico, tanto meno in quello che verrà.

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