Il periodo di oversupply del fotovoltaico non accenna a finire, anzi: la produzione di silicio è prevista in aumento fino al 2013 e si prevede che i prezzi della materia prima si dimezzino nel giro di un anno. E’ quanto si legge nell’ultimo rapporto trimestrale di Npd Solarbuzz. La capacità produttiva mondiale di polisilicio per applicazioni fotovoltaiche crescerà nel 2012 del 22%, fino a 385.000 tonnellate, di cui il 70% concentrato in un ristretto numero di grandi società. Continuerà poi a crescere di un ulteriore 18% nel 2013 (vedi grafico). Conseguentemente, nell’anno in corso il prezzo medio industriale della materia prima crollerà del 52%, per stabilizzarsi nel 2013 intorno ai 21 dollari al kg.
Se non ci sarà una forte crescita della domanda molti produttori usciranno dal mercato nei prossimi 18 mesi. “L’ultima cosa di cui l’industria del silicio ha bisogno in questo momento è un aumento della capacità produttiva, ma risulta difficile chiudere impianti avviati appena due o tre anni fa o rinunciare alle economie di scala ottenibili ampliando le linee produttive”, commenta il vice-presidente di Npd Solarbuzz, Charles Annis, convinto che i prezzi potranno crescere solo se il Governo cinese deciderà di imporre dazi anti-dumping o di ritorsione nei confronti del silicio occidentale.
Tale eventualità, ha sottolinea però Annis, “aiuterà soltanto un numero limitato di aziende locali, mentre danneggerà non solo i produttori di silicio stranieri, ma anche quelli cinesi di wafer, celle e moduli”. In aggiunta, gli eventuali dazi di Pechino non servirebbero certo a risolvere il problema della sovracapacità, ma ridurranno piuttosto gli sbocchi di mercato a causa della crescita dei prezzi.
