Il fine vita dei pannelli fotovoltaici

Dal 30 giugno le aziende produttrici di moduli fotovoltaici dovranno aderire a un sistema o consorzio che garantisca il riciclo dei pannelli FV. A breve una nuova legge definirà come RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) i moduli fotovoltaici dismessi. Una nota di Valerio Angelelli, esperto in normativa ambientale ed energetica.

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Energia rinnovabile e riciclo dei rifiuti in un colpo solo. A partire dal 30 giugno è entrato in vigore l’obbligo previsto nell’articolo 11 comma 6 del Decreto Ministeriale 5 Maggio 2011 (c.d. “IV Conto Energia”), ripreso poi nel V Conto energia (DM 5 luglio 2012  art. 7 comma 5, lettera a) con il quale si stabilisce che entro tale data le aziende produttrici di moduli fotovoltaici dovranno aderire a un sistema o consorzio che garantisca il riciclo dei moduli fotovoltaici.

Per essere più precisi l’articolo in questione prevede che il soggetto responsabile è tenuto a trasmettere al GSE, in aggiunta alla documentazione prevista per gli impianti che entrano in esercizio prima della data del 30 giugno 2012, anche un certificato rilasciato dal produttore dei moduli fotovoltaici, attestante l’adesione dello stesso a un sistema o consorzio europeo che garantisca, a cura del medesimo produttore, il riciclo dei moduli fotovoltaici utilizzati al termine della vita utile dei moduli.

Questa innovazione normativa è accompagnata, o a dir meglio seguita, da una prossima novità legislativa che andrà a definire come RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)  i moduli fotovoltaici dismessi. Infatti la nuova Direttiva RAEE, pubblicata in Gazzetta UE il 24 luglio 2012, prevede che i moduli fotovoltaici rientrino nell’ambito di applicazione della normativa dei RAEE collocandoli nella categoria 4 dell’allegato 1 “Apparecchiature di consumo e pannelli fotovoltaici”.

Quindi una volta recepita in Italia questa nuova direttiva, il termine ultimo è il 14 febbraio 2014, i moduli fotovoltaici dovranno a tutti gli effetti essere gestiti insieme alle altre tipologie di RAEE attualmente già oggetto di uno specifico sistema di raccolta e riciclo su tutto il territorio nazionale.

In attesa dell’entrata in vigore della sopra citata direttiva è compito del GSE definire “i requisiti da richiedere ai sistemi o consorzi ai fini del rilascio dell’attestazione”; in conseguenza di quanto previsto dalla vigente normativa, come sopra sinteticamente riportato, il GSE, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, ha fornito alcune indicazioni con la pubblicazione, il 7 agosto, delle “Regole applicative per l’iscrizione ai registri e per l’accesso alle tariffe incentivanti Dm 5 luglio 2012” (Quinto Conto energia).

Tale documento definisce i requisiti per assolvere l’obbligo di adesione (con richiesta di attestato) dei produttori dei moduli a sistemi/consorzi che garantiscano il riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita utile e che siano in possesso di determinati requisiti tecnici e finanziari prevedendo un periodo transitorio di 6 mesi per adeguarsi pienamente ai requisiti previsti dalle regole con effetto retroattivo a partire dal 1° luglio.

Nel periodo transitorio, 1° luglio – 31 dicembre 2012, i Sistemi o Consorzi, che non fossero ancora in possesso dei requisiti sopra descritti dovranno produrre una dichiarazione che ne attesti almeno il parziale rispetto. Successivamente, e comunque entro il periodo transitorio, i Sistemi o i Consorzi dovranno attestare il possesso di tutti i requisiti, garantendo la completa gestione a fine vita dei moduli fotovoltaici installati sugli impianti entrati in esercizio a partire dal 1° luglio 2012, in accordo alle disposizioni del Decreto e delle Regole indicate dal GSE. 

Il GSE al termine del periodo transitorio dovrà inoltre procedere alla pubblicazione di un elenco dei Sistemi/Consorzi che rispettano i requisiti stabiliti, previo esame della documentazione che gli stessi metteranno a disposizione del GSE.

In questo quadro un ruolo di primo piano ovviamente verrà giocato dagli esistenti sistemi collettivi dei RAEE, nonché da uno dei principali player europei del settore ovvero PV Cycle che, proprio a seguito di queste nuove previsioni, ha annunciato l’apertura di una sede in Italia dovendo in prima istanza uniformarsi a quanto stabilito e indicato nel documento del GSE e poi, a seguito dell’entrata in vigore della direttiva RAEE, rientrare a tutti gli effetti in questo specifico settore.

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