Sindacati e Confindustria insieme per l’efficienza energetica

Occupati per 3 milioni e altri 1,6 milioni di posti di lavoro si potrebbero creare solo mantenendo l'incentivazione attuale. L'efficienza energetica fa bene all'economia e al lavoro. D'accordo sindacati e industriali che intendono collaborare per promuoverla. Pubblichiamo un documento congiunto Cgil, Cisl, Uil e Confindustria sull'argomento.

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L’efficienza energetica fa bene all’economia e al lavoro, lo hanno capito sia Cgil, Cisl, Uil che Confindustria. Come si può leggere nel documento congiunto che pubblichiamo il valore globale e allargato del settore manifatturiero associato all’efficienza energetica viene valutato nell’ordine di 400.000 aziende con oltre 3 milioni di occupati, incluso l’indotto.

Prorogando l’attuale livello di incentivazione fino al 2020 si potrebbe generare un fatturato diretto e indiretto di quasi 240 miliardi di euro, la creazione di ulteriori 1,6 milioni di posti di lavoro, con un incremento del PIL medio dello 0,6% annuo. Determinante per un Piano straordinario a favore dell’efficienza energetica – si ricorda – è la messa in opera di interventi di efficientamento per la riduzione della bolletta energetica delle Pubbliche Amministrazioni, che pesa sul bilancio dello Stato per circa 5,5 miliardi all’anno.

Tutto il settore manifatturiero, quindi, deve essere orientato ad una decisa attività di uso razione dell’energia e dell’uso dei materiali, perché nella competizione globale queste saranno le tecnologie e i prodotti che avranno una domanda certa e continuamente rinnovata nel tempo. Viene proposta un’azione sinergica Confindustria/Sindacati in materia di informazione e formazione per una campagna di sensibilizzazione a tutto tondo del mondo imprenditoriale e del mondo del lavoro, secondo un programma di lavoro indirizzato. Ma governo e politica devono creare quel terreno fertile che ancora non c’è.

Il documento congiunto (pdf)

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