Quinto conto energia fotovoltaico, quanto resta in cassa?

Il quinto conto energia fotovoltaico, come annunciato, è partito oggi. Dei 700 milioni di budget originariamente previsti al momento ne restano 532. Una cifra limitata che potrebbe ridursi a 400-450 milioni quando il GSE avrà elaborato le pratiche degli ultimi impianti connessi. Conto alla rovescia per la fine degli incentivi al fotovoltaico italiano.

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Tempo scaduto: come ben sanno gli operatori del settore che in queste ultime settimane si sono affannati per riuscire a far accedere i loro impianti al regime incentivante precedente, da oggi è partito il quinto conto energia fotovoltaico.

Agli impianti che entreranno in esercizio da oggi, dunque, verranno imposte regole e tariffe incentivanti del nuovo conto, con l’eccezione degli impianti su proprietà della pubblica amministrazione, che godranno del quarto conto energia fino a fine anno (qui il decreto). Ma il nuovo sistema incentivante, che probabilmente sarà l’ultimo sostegno al fotovoltaico in Italia, quanto durerà?

Come sappiamo, secondo il decreto, una volta superato da 30 giorni il tetto di spesa di 6,7 miliardi, i nuovi impianti fotovoltaici non avranno diritto ad alcun incentivo e il conto energia si estinguerà. Oggi il contatore segna  6.147.291.417 euro di costo cumulato annuo, cui vanno aggiunti 21 milioni riservati agli impianti iscritti nel registro del quarto conto in posizione utile anche se non ancora in esercizio.

Al quinto conto energia al momento restano dunque meno di 532 milioni di euro da assegnare. Una cifra leggermente superiore a quanto previsto da Qualenergia.it a luglio ma sempre molto limitata e che nei prossimi giorni potrebbe diminuire significativamente: il GSE infatti sta ancora esaminando le pratiche di tutti gli impianti connessi “all’ultimo minuto”. Quando il GSE avrà esaminato tutti gli impianti connessi entro il 27 agosto potremmo trovarci con un budget ancora più magro: 400-450 milioni secondo le nostre stime.

Solo nei prossimi giorni potremo sapere di certo quanto resta e tentare dunque una previsione di quanto tempo potrebbe durare questo budget, ma è chiaro che il fotovoltaico italiano deve prepararsi a camminare con le proprie gambe in tempi brevi. E da subito già si studiano progetti che eviteranno di passare attraverso le tariffe GSE.

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