La micro mobilità elettrica sta per uscire allo scoperto

Entro il 2018 si prevedono quasi 500.000 mezzi venduti per la gran parte in Europa, soprattutto di case automobilistiche quali VW, BMW, Honda, Renault, Gm e Daimler. Un business ancora nascosto ma che secondo una ricerca presentata da Frost&Sullivan potrebbe esplodere a breve. Un articolo dell'associazione GreenValue.

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All’inizio fu il “Segway”, rivoluzionario mezzo di trasporto dedicato alla micro mobilità individuale. Voleva cambiare le nostre abitudini in tutto il mondo, ma se non è stato proprio un flop, il contatto con la dura realtà del mercato non è stato dei migliori. Forse era troppo presto, ma l’intuizione di soddisfare le esigenze di spostamento di cortissimo raggio era più che corretta. Non è un caso infatti che i più importanti produttori di auto stiano ampliando la loro offerta con mezzi (in prevalenza elettrici) quali biciclette, miniauto e veicoli di varia tipologia con 2, 3, o 4 ruote.

Secondo l’ultima ricerca presentata da Frost&Sullivan, già entro il 2015 saranno disponibili oltre 50 prodotti, dalla Smart E-bike, alla General Motors EN-V, fino a Ford, Psa, Hyundai, il business non conosce confini ed è globale, come tutto in questa generazione. La crescita del mercato sarà proporzionale al livello di conoscenza dei prodotti, è solo questione di tempo. Basti pensare che Volkswagen mira a vendere una bik.e per ogni auto commercializzata (vedi foto a lato). Lo sviluppo delle grandi metropoli con le conseguenti nuove forme di mobilità e il moderno rapporto tra la cosiddetta generazione Y (i giovani di oggi) e l’auto (sempre più incentrato all’ecologia e praticità e sempre meno allo status symbol), sono tra i principali elementi di crescita di questo nuovo mercato.

Molta fantasia ma tanta tecnologia per quanto riguarda i nuovi mezzi di trasporto: si andrà dal tradizionale scooter elettrico o bici a pedalata assistita (pieghevole o normale) ai più originali 3 ruote o addirittura a ruota singola. “L’importante è stupire” sembrano pensare nei reparti marketing delle multinazionali. E se nel 2011 il mercato contava 25.000 unità (di cui il 72% vendute in America), spartite tra pochi produttori (Piaggio e Segway da soli coprono l’85% del totale), nel 2018 si prevedono quasi 500.000 mezzi venduti, per lo più in Europa (64%) soprattutto da parte di case automobilistiche (VW, BMW, Honda, Renault, Gm e Daimler). La concorrenza quindi sarà molto agguerrita, se pensiamo che oggi non ci sono ancora nemmeno i prodotti.

“La ricerca Frost&Sullivan apre nuovi scenari sul futuro della mobilità – afferma Carlo Iacovini, Presidente di GreenValue – perché prevede lo sviluppo di un mercato ancora ignoto ai clienti, ma, a giudicare dagli investimenti in gioco, molto sentito in futuro. Il successo di questi prodotti porterà benefici al sistema dei trasporti perché tenderà a ridurre l’uso dell’auto privata (mediamente per oltre il 70% degli intervistati questi mezzi sostituiscono spostamenti individuali), a favore di modalità più ecologiche. Sarà interessante vedere come le città e i grandi “brand” del marketing sapranno cogliere questa opportunità per progetti pilota nelle aree urbane e nel complesso  sistema dei trasporti. È ogni giorno più evidente che il mercato dell’auto va sempre più nella direzione di offrire ‘mobilità’ e non più solo veicoli”.

Non resta che attendere i prodotti, con molta curiosità, per prepararsi all’ennesima piccola rivoluzione urbana.

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