Fotovoltaico e CEI 0-21, Azione Energia Solare chiede una proroga

  • 23 Luglio 2012

La carenza sul mercato dei sistemi di protezione d'interfaccia richiesti dalla normativa CEI 0-21 entrata in vigore dal 1° luglio sta creando grosse difficoltà agli operatori del fotovoltaico in questo momento delicato. Azione Energia Solare (AES) chiede una proroga per risolvere il problema.

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Come abbiamo scritto di recente, la normativa CEI 0-21 in questi giorni sta facendo disperare molti operatori del fotovoltaico. Alle difficoltà legate alla corsa contro il tempo per riuscire a far entrare in esercizio gli impianti prima che scatti il più avaro quinto conto energia (il 27 agosto), si sta aggiungendo infatti l’impossibilità di soddisfare gli obblighi previsti dalla normativa tecnica CEI 0-21 per la connessione, data la scarsa offerta di prodotti sul mercato. Ecco che dunque da più parti si chiede una deroga temporale nell’applicazione della normativa. Qui sotto la richiesta di Azione Energia Solare e, in allegato, la lettera spedita all’Autorità per l’energia:

Relativamente all’entrata in vigore dell’Allegato A70 Terna, alle norme CEI 0-21 e alla Delibera 84/2012/R/, abbiamo raccolto il grande disagio di molti addetti del settore fotovoltaico per le difficoltà legate non solo al V Conto Energia e ai ritardi nell’allaccio alla rete da parte dei gestori, ma anche per l’impossibilità di ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa tecnica sopraccitata per la connessione, vista la scarsa offerta di prodotti sul mercato. In questo periodo infatti sono assolutamente irreperibili le protezioni di interfaccia, se non a prezzi a volte pesantemente maggiorati, rispetto al loro valore commerciale.

Abbiamo quindi chiesto ad AEEG di voler concretamente valutare l’opportunità di prevedere una deroga temporale alle tempistiche fissate dalla delibera 84/12, che consenta l’utilizzo di protezioni conformi alle vecchie prescrizioni dei distributori (es: DK5940 per Enel) in attesa di poter avere forniture regolari di prodotti conformi.

È di tutta evidenza che questa deroga non rappresenterebbe un rischio per le condizioni di sicurezza della rete, viste le modeste potenze in gioco, e avrebbe ovviamente solo carattere temporaneo e quindi la mancata accettazione assumerebbe la veste di applicazione discriminatoria delle norme per creare alla nostra categoria altre grandi difficoltà oltre a quelle già create dall’attesa prima e dall’uscita poi del nefasto V Conto Energia.

La lettera all’AEEG (pdf)

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