Decreto Sviluppo, non si salvano le detrazioni per l’efficienza

Per le detrazioni nessun cambiamento in vista rispetto a quanto previsto dal Decreto Sviluppo. Ieri le Commissioni non hanno accolto i cambiamenti proposti per sostenere l'efficienza energetica in edilizia. Dal 1° gennaio bonus unico del 50%, che l'intervento di ristrutturazione riduca o meno i consumi energetici.

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Per le detrazioni nessun cambiamento in vista rispetto a quanto previsto dal testo del decreto sviluppo. Nell’ambito della discussione sul decreto ieri le commissioni hanno dato il via libera senza cambiamenti all’articolo 11 del testo: dal 1° gennaio le detrazioni fiscali per l’efficienza energetica verranno portate dal 55% al 50% e quelle per le ristrutturazioni edilizie “normali” dal 36% al 50%.

Respinte dunque le richieste di modifica tra cui l’appello bipartisan da parte di Stefano Saglia (Pdl) ed Ermete Realacci (Pd) per lasciare il bonus sulla riqualificazione edilizia al 55% rendendolo strutturale.

Come aveva ricordato su Qualenergia.it Giampaolo Valentini, che è stato “l’uomo del 55%” all’Enea, la rimodulazione proposta con il Decreto Sviluppo avrebbe l’effetto di azzerare gli interventi di riqualificazione energetica: “Chi mai, infatti – scrive il dirigente Enea – vorrà sottostare agli adempimenti, procedurali e prestazionali, previsti per l’efficientamento energetico, relazionare l’Enea e il Paese su quanto realizzato e sui risultati attesi, quando senza nulla dichiarare si potrà godere dello stesso beneficio (il 50%) dall’anno prossimo, facendo passare l’intervento come ristrutturazione edile? Il 5% di differenza sarà largamente recuperato e anzi incrementato, risparmiando sui costi di tecnici e materiali che non dovranno sottostare a nessun vincolo prestazionale particolare.”

Un altro pessimo passaggio di politica energetica-ambientale di questo governo tecnico.

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