Master RIDEF, energia e nuove professionalità

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Il Master RIDEF Energia per Kyoto si prepara ad annunciare la sua edizione 2012-2013, la decima. Il bando sarà disponibile entro la fine di luglio. A chi è rivolto, il percorso didattico, il collocamenti dei diplomati, la rete legata al Master. Una formazione interdisciplinare per seguire la trasformazione del settore energetico.

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Il mondo del lavoro esige figure professionali sempre più specializzate. Non basta essere semplicemente laureati, oggi è richiesto avere un background formativo sempre più profilato. La conferma arriva dall’elevatissimo numero di corsi di specializzazione e alta formazione che nascono continuamente in ogni settore. Non fa eccezione quello energetico. Secondo un’ultima analisi realizzata da Centro ricerche Solarexpo, oggi in Italia esistono una quarantina tra corsi di alta formazione e master legati alla sostenibilità energetica, alle fonti rinnovabili, alla gestione dell’energia o alla mobilità a basso impatto ambientale. Allo stesso modo anche nel settore del greenbuilding si contano una trentina di corsi che vanno dall’efficienza energetica degli edifici, alla bioarchitettura, all’architettura sostenibile. Insomma ce n’è per tutti i gusti, ma non sempre è facile scegliere quello giusto.

Tra i primi master nati nel settore energetico c’è il Master RIDEF Energia per Kyoto, nato nel 2003 su idea di alcuni professori del Politecnico di Milano. Il Master RIDEF è un master universitario di II livello, organizzato dal Politecnico di Milano e in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia dedicato alle fonti rinnovabili, decentramento ed efficienza energetica. Obiettivo del Master è quello di formare una nuova figura professionale nel contesto energetico con una preparazione multidisciplinare. Un esperto nell’impostazione di iniziative e di programmi di efficienza energetica e di produzione decentrata di energia, in grado di gestire le nuove potenzialità derivanti dall’evoluzione in atto nel mercato energetico. In altre parole una figura professionale che sia parte della soluzione nel nuovo sistema energetico, in un contesto istituzionale e tecnologico adeguato a rispondere anche alla sfida dei cambiamenti climatici globali e degli alti prezzi dell’energia.

«L’intuizione originale arriva 10 anni fa a seguito del cambiamento della scena energetica. In quel contesto era evidente che sarebbero servite nuove competenze professionali  per  affrontare  una  nuova fase  –  commenta  Gianni  Silvestrini, responsabile del Master Ridef. – I fatti ci hanno dato ragione, ma quello che più è importante è che l’impostazione originaria di multidisciplinarietà sarà determinante per operare nel contesto energetico dei prossimi dieci anni, dove assisteremo a profondi cambiamenti. Cambierà il modo di produrre energia, grazie all’eolico e al fotovoltaico, cambieranno le regole del dispacciamento e della vendita di energia. Le professionalità dovranno quindi essere in grado di operare in questo mutato e dinamico scenario energetico».

Il valore aggiunto del Master Ridef, rispetto a molti altri corsi, è la formazione multidisciplinare che combina le competenze tecniche per la valutazione dei fabbisogni energetici del territorio con le capacità di intervenire nei processi di trasformazione in atto nel settore energetico, nell’intento di creare una figura di esperto energetico-ambientale. Per raggiungere l’obiettivo formativo il Master fornisce  nozioni  di  tipo  tecnico, economico e normativo così da formare esperti per gli attori pubblici e privati impegnati a confrontarsi con la normativa energetica e a cogliere le occasioni offerte dal nuovo contesto.

A chi è rivolto
Il Master è rivolto a laureati in discipline  tecnico-scientifiche o economico-giuridiche che vogliono qualificarsi negli ambiti innovativi della produzione e del consumo dell’energia.
Con il corso gli studenti hanno la possibilità di soddisfare la domanda di nuovi profili da parte dell’Amministrazione pubblica e da parte delle aziende dei servizi energetici o che operano nel comparto delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.

Negli anni gli studenti che hanno frequentato il Master Ridef sono stati prevalentemente laureati in Ingegneria (50-70% a seconda degli anni), ma anche Architettura (10%), Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Economia, Scienze Politiche e Giurisprudenza. La maggior parte dei frequentanti sono neolaureati tra i 24-25 anni, vi è poi una parte di lavoratori (30-35 anni) che desiderano migliorare il loro profilo professionale e in fine una piccola parte di senior (38-45 anni) che cercano un’opportunità di ricollocamento nel mondo del lavoro o vogliono cambiare attività professionale.
Ci sono stati diversi casi di iscritti che hanno lasciato un lavoro ben remunerato ma non soddisfacente per imboccare una strada nuova coerente con i propri ideali. Dall’inizio del Master a oggi sono 309 gli studenti, di cui 281 diplomati e gli altri 28 frequentanti l’anno in corso.

Il percorso didattico
Il percorso didattico è articolato in sei moduli, per complessive 500 ore in aula e 480 ore di tirocinio e 60 Crediti Formativi Universitari. Il primo modulo è riferito al nuovo contesto energetico, il secondo è incentrato sulla produzione di energia e cogenerazione distribuita, mentre il terzo sulle fonti energetiche rinnovabili. I successivi tre moduli sono dedicati alla valutazione di impatto ambientale (presso l’Università IUAV di Venezia), all’efficienza energetica negli usi finali e alla pianificazione energetica territoriale e gestione energetica.
A complemento delle lezioni ex cathedra si tengono numerose esercitazioni pratiche, durante le quali vengo-no sistematicamente applicati e rielaborati tutti i temi affrontati. A seguito del corso è previsto uno stage di 3 mesi in qualificate realtà imprenditoriali, scientifiche e istituzionali, per completare il percorso formativo.
Il corso è tenuto da docenti,  altamente  qualificati, che hanno seguito  direttamente in questi anni l’evoluzione dei vari settori energetici considerati, in ambito universitario, istituzionale  e  aziendale.  «Il corso ha mantenuto la stessa impostazione multidisciplinare negli anni. – ha spiegato  Ennio Macchi, direttore uscente del Master Ridef – Di anno in anno i moduli sono stati attualizzati, ne è stato aggiunto uno, sulla base del mutato contesto normativo e di mercato, ma anche sulla base degli input che sono arrivati dagli studenti o dalle aziende che collaborano al Master. Le tematiche si sono sempre più spostate verso le fonti rinnovabili, la generazione distribuita e la certificazione energetica degli edifici».

Il collocamento
Gli studenti che frequentano il Master Ridef trovano collocamento nel 85-90% dei casi, percentuale che si è assestata su tali valori ormai da 6 anni. Circa il 90% dei diplomati resta dove ha svolto il periodo di stage o trova un’altra occupazione entro 1 mese dal termine del Master. Le aree in cui i corsisti trovano sbocco sono le Fondazioni private e le Associazioni, gli Enti pubblici e le Agenzie per l’energia, ma anche gli enti di ricerca. Interessanti gli sbocchi nel settore della consulenza ambientale ed energetica, presso i produttori e distributori di energia, le Esco, le società private e gli studi di progettazione o la libera professione.

Il network
Il Master Ridef rappresenta anche un’ottima opportunità di networking, sia tra gli studenti che hanno frequentato negli anni, sia con gli oltre 150 docenti che sono stati coinvolti nel percorso formativo e che operano nel mondo energetico. È un network dinamico, che vede attivi molti soggetti che tra loro si relazionano, organizzano eventi e incontri. Recentemente sono riusciti a organizzarsi nell’associazione di Area Ridef che rappresenta un punto di riferimento per chi vuole informarsi o aggiornarsi sulle tematiche del settore. «Un network dalla grandi potenzialità, ma che oggi è ancora sotto sfruttato», commenta Gianni Silvestrini, «perché potrebbero nascere grandi opportunità di relazione e confronto se vi fosse un’organizzazione più strutturata, ma perché questo avvenga occorrono tempo e risorse».

Per informazioni: Master RIDEF

L’articolo è stato pubblicato sul numero 3/2012 della rivista bimestrale QualEnergia (versione pdf)

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