Consorzio Italiano Biogas: “miglior uso di effluenti e sottoprodotti agroindustriali è strategico per il comparto”

  • 12 Luglio 2012

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L'utilizzo dei prodotti di scarto permetterebbe una riduzione delle matrici da colture dedicate utilizzabili negli impianti. Il CIB sull'incremento dell'incentivo per l'uso dei sottoprodotti agricoli rispetto alle colture dedicate previsto dal decreto sulle rinnovabili elettriche.

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“Il tema delle matrici in ingresso agli impianti di biogas (divise in prodotti, sottoprodotti, rifiuti) riveste un ruolo strategico per il settore, dal momento che l’utilizzo dei prodotti di scarto permetterebbe una riduzione delle matrici da colture dedicate utilizzabili negli impianti”. A sottolinearlo Piero Gattoni, Presidente del CIB,  Consorzio Italiano Biogas, ieri a Cremona nell’ambito del workshop “Biogas tra presente e futuro”; al centro della discussione uno dei temi più delicati che riguardano la produzione di biogas e biometano: l’incremento dell’incentivo per l’uso dei sottoprodotti agricoli rispetto alle colture dedicate previsto dal decreto legge sulle rinnovabili elettriche  in attuazione del decreto 3 marzo 2011, n. 28 e pubblicato proprio da poco in Gazzetta Ufficiale.

“È evidente – sottolinea Gattoni – che la previsione di un sistema premiante a bonus potrà creare un appesantimento burocratico per i produttori. Ci aspettiamo che le prossime norme applicative siano pubblicate velocemente. In particolare nel campo della definizione di sottoprodotto viviamo in un clima di costante incertezza normativa che è sempre in evoluzione. Per questo abbiamo presentato un testo di approfondimento sulle matrici in ingresso dei digestori anaerobici. Il testo, redatto con il contributo di importanti risorse tecniche, operative e legali, fornisce spunti di riflessione mirate a uniformare, nelle diverse Regioni e Province, le prassi amministrative nonché le indicazioni e le prescrizioni dettate in sede di autorizzazione e nella gestione degli impianti. È altresì auspicabile che venga ribadita la valenza agronomica del digestato e in particolare del “digestato di qualità, che rappresenta una risorsa importante per l’agricoltura e per l’ambiente”.

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