Ises e i decreti: “un duro colpo per tutte le rinnovabili”

  • 9 Luglio 2012

“Il Governo non ascolta le Regioni sul Quinto Conto Energia e le altre Rinnovabili Elettriche: duro colpo alle prospettive di tutte le rinnovabili”. Il commento del presidente di ISES ITALIA, G.B. Zorzoli.

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Venerdì, finalmente, i nuovi decreti su conto energia fotovoltaico (vedi testo e sintesi) e incentivi alle altre rinnovabili elettriche (testo e sintesi), sono stati approvati. Oggi arrivano nuovi commenti dalle associazioni del settore. E non sono positivi. Questo quello presidente di ISES ITALIA, G.B. Zorzoli:

“Il rifiuto del Governo di accogliere la quasi totalità dei miglioramenti al V Conto Energia e al Decreto sulle altre rinnovabili elettriche, proposti dalle Regioni e dalle associazioni di categoria, non si giustifica con la conclamata volontà di dare priorità alla promozione delle rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica.

Se questo fosse l’obiettivo, perché i relativi provvedimenti che, ai sensi del Decreto 28/2011, dovevano essere varati entro settembre dello scorso anno, ancora non sono pronti e supereranno quindi il già inqualificabile ritardo con cui è stato emanato il decreto sulle altre rinnovabili elettriche? Perché non si è dato vita nemmeno al fondo di garanzia, essenziale per lo sviluppo del teleriscaldamento a biomasse?

Anche l’affermazione di voler lasciare maggiori margini di incentivazione all’efficienza energetica e alla produzione di calore è contraddetta non solo dall’esiguità degli incentivi specifici e del loro ammontare complessivo, che si ritrovano nelle bozze di decreto attualmente in circolazione, ma anche dal rifiuto di accettare le proposte di modifica ai decreti appena emanati che – ed erano la maggior parte – riguardavano esclusivamente la riduzione/eliminazione di ostacoli burocratici, al fine di ridurre i costi indiretti e di privilegiare le reali scelte imprenditoriali rispetto a manovre meramente speculative.

Invece di un diniego, un Governo realmente interessato ad aumentare gli incentivi alle rinnovabili termiche e all’efficienza energetica a tali richieste avrebbe potuto contrapporre lo scambio fra la riduzione dei costi indiretti, prodotta dalle semplificazioni burocratiche, e una riduzione di pari entità agli incentivi per il fotovoltaico e le altre rinnovabili elettriche.

Da questa vicenda ricevono un duro colpo non solo le prospettive di tutte le rinnovabili ma, deprimendo un settore che negli ultimi anno ha svolto una funzione anticiclica, anche quelle di rilancio dell’economia italiana”.

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